Evasione di tributi vicini alla prescrizione. Modica si affida ad una ditta esterna per non perdere le somme che rischiano di andare in fumo

La delibera è della giunta Monisteri ed è finalizzata ad avviare tutte quelle procedure volte “a garantire le entrate tributarie per il Comune attraverso il recupero dell’evasione mediante la ricerca di contribuenti trasgressori delle norme vigenti in materia di tassazione”. C’è la volontà a mettere ordine nelle entrate tributarie ma c’è anche la corsa ad arrivare in tempo per evitare i famosi termini di prescrizione. Sempre la giunta spiega che “l’attività di accertamenti è soggetta a termini perentori di decadenza e prescrizione e che gli uffici tributari devono effettuare i controlli e notificare i relativi atti finali al contribuente entro determinati termini con il tempo di decadenza previsto entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati”. Senza contare che “giungere a termini di accertamento più brevi comporta un beneficio sia per il Comune che incassa prima il tributo evaso che per il contribuente che riceve i provvedimenti sanzionatori per le violazioni entro un lasso di tempo ragionevole”.

L’avvio del recupero dell’evasione tributaria riguarda un preciso arco di tempo per evitare che vengano superati cinque anni.

Si attiva il recupero per le entrate relative agli anni pregressi con procedure già avviate per la Tari (2014-2018), per l’Imu (2014-2018) e per i canoni idrici(2014-2023). Sono procedure che non rientrano nelle previsioni della precedente concessione di recupero che l’ente aveva affidato nel mese di giugno di quest’anno alla “Creset Crediti, servizi e tecnologie spa” per il servizio di gestione, accertamento e riscossione, ordinaria e coattiva delle entrate tributarie ed extratributarie per la durata di un quinquennio. Per la parte extra, quella rivolta ad evitare le prescrizioni, si andrà ad un nuovo affidamento esterno con una stima di costi pari a 300 mila euro di cui 180mila per spese postali. Naturalmente il nuovo soggetto dovrà operare in maniera tempestiva per evitare il maturare delle prescrizioni e gravi danni per l’ente.

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