Esami di Stato in presenza: niente prove scritte e commissari interni. Ecco l’annuncio del ministro Azzolina

Il ministro della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, stamani ha svolto una conferenza stampa per illustrare le ordinanze sugli Esami di Stato 2020, la valutazione e il protocollo di sicurezza del Comitato tecnico-scientifico. La Azzolina ha spiegato che la scelta di chiudere le scuole, per quanto difficile,

Poi nel dettaglio: “La prima ordinanza riguarda la valutazione degli studenti – ha detto il ministro – E’ chiaro che non potevamo non prevedere un sistema di valutazione diverso visto che è stato un anno diverso per tutti e il principio è stato quello di non lasciare indietro nessuno. Abbiamo deciso di ripartire tutti insieme a settembre. Non ci sarà il 6 politico e la valutazione sarà seria e gli studenti riceveranno le insufficienze che però potranno recuperare nei mesi successivi”.

Ci sono due possibilità per non essere ammessi alle classe successive: la prima è se lo studente non ha seguito buona parte del corso scolastico fino a quando si poteva andare a scuola, l’altra se lo studente ha ricevuto dei provvedimenti disciplinari gravi. Esclusi questi due casi, lo studente sarà ammesso alla classe successiva con l’impegno a superare le insufficienze alla riapertura della scuola che dovrebbe essere confermata a settembre.

Per gli esami di Stato della scuola media: gli studenti scriveranno un elaborato e lo discuteranno online con i docenti. Avranno piu’ tempo per fare queste operazioni, fino al 30 giugno

Per gli esami di Stato delle scuole superiori, la cosiddetta “maturità”, saranno in presenza: si inizierà il 17 giugno, non ci saranno prove scritte, ci sarà il colloquio orale, di massimo un’ora. Il colloquio vedrà la discussione di un elaborato sulle discipline di indirizzo che sarà concordato con i docenti, poi discussione di un testo di italiano ed infine dei materiali preparati dalla commissione che saranno assegnati agli studenti sul resto delle discipline. I docenti saranno tutti interni e gli studenti spiegheranno anche quello che hanno appreso nell’alternanza scuola e lavoro e parleranno di temi riferiti alla cittadinanza e alla Costituzione. Si partirà con crediti fino a 60 e gli orali varranno fino a 40 crediti. Si dovranno usare le mascherine protettive, ci saranno i dispenser per disinfettare le mani e dovranno esserci due metri di distanza.

“Gli esami saranno in presenza perchè riteniamo che sia un momento importante della loro vita e dunque non volevamo privarli di questo momento della loro vita. Studiare serve a loro. Adesso c’è un mese di tempo, chiediamo il massimo impegno”, ha detto il ministro.

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