È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ESAME DELLA PROPOSTA DELLA SOVRAINTENDENZA DI RAGUSA
03 Lug 2010 17:22
Confronto per il piano paesistico. Una riunione è stata indetta per lunedì 5 Luglio alle ore 15,30 dall’assessore provinciale allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo presso la sala Giunta. Sono stati invitati a partecipare i rappresentanti (Presidenti e Dirigenti) provinciali delle Organizzazioni Imprenditoriali dell’Agricoltura, dell’Industria, dell’Artigianato e del Commercio, per prendere in esame la proposta del Piano Paesistico predisposta dalla Sovraintendenza di Ragusa. Alla riunione sono stati invitati, fra gli altri, il Capo dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura, il Presidente dell’Ordine Provinciale degli Agronomi ed i presidenti della V e della VI Commissione del Consiglio Provinciale. La riunione è stata promossa per un confronto propositivo e quanto più concreto possibile per la definizione delle osservazioni da produrre in sede di concertazione istituzionale che dovrà portare alla definizione del Piano Paesistico Provinciale che, se dovesse essere approvata così come è stata avanzata, andrebbe ad imporre ulteriori vincoli, per nulla compatibili con le esigenze delle attività economiche del territorio ed agricole in particolare e a determinare insostenibili penalizzazioni e difficoltà per gli imprenditori interessati. “Vogliamo sfruttare al meglio il tempo a disposizione che abbiamo dopo avere ottenuto la proroga – afferma l’assessore Cavallo – affinché insieme ai rappresentanti dei vari settori produttivi si possano creare le condizioni per un utile approfondimento circa l’individuazione di indicazioni e di proposte da formulare nelle sedi ove si sviluppa la concertazione istituzionale. Non basterà dire che il piano non va bene, occorre parallelamente formulare proposte migliorative e tali da adeguare lo strumento alla realtà ed alle non trascurabili caratteristiche ed esigenze del territorio e delle attività che su di esso vengono svolte da anni”.
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