È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
EROSIONE COSTIERA AD ISPICA, I CIRCOLI IBLEI DI LEGAMBIENTE DENUNCIANO UN AGGRAVAMENTO E CHIEDONO SPIEGAZIONI
13 Mar 2017 16:13
In queste settimane, a Santa Maria del Focallo la cittadinanza sta assistendo con sgomento e preoccupazione ad un aggravamento inedito dell’erosione marina, che nei pressi del Viale Kennedy (ma non solo) ha gravemente compromesso un apparato dunale antichissimo.
La circostanza che tale fenomeno si sia intensificato in misura esponenziale proprio nei mesi successivi alla realizzazione dei primi “pennelli” frangiflutti, e proprio a ridosso di essi, induce i Circoli iblei di Legambiente (da tempo scettici sull’efficacia del progetto di ripascimento messo in campo dal Comune) a domandarsi con sempre maggiore preoccupazione se non sussista una precisa relazione causale. A ciò si aggiunge il timore che, quando si passerà alla seconda fase del progetto (cioè al ripascimento vero e proprio), questo sarà eseguito con un tipo di sabbia che, essendo diversa da quella autoctona, finirà per stravolgere la fisionomia dei nostri lidi.
Per questi motivi il Circolo “Sikelion” di Ispica, insieme agli omologhi di Ragusa e Modica, leva alta la voce affinché gli Enti coinvolti – in primis il Comune – organizzino occasioni di confronto con la società civile, in cui magari fornire spiegazioni scientificamente rigorose su quanto sta accadendo.
Le stesse Associazioni, poi, invitano l’opinione pubblica a seguire con la massima attenzione la vicenda, atteso che ad essere in gioco sono il futuro del turismo e la sopravvivenza stessa del mercato immobiliare nella zona. Un’area che, nell’immediato futuro, dovrà imparare a convivere con la perdita dell’apparato dunale originario, punto di forza e tratto caratteristico del nostro territorio (di certo, nessuno ha desiderio di vederlo rimpiazzato da anonime spianate, degne di un turismo mordi e fuggi).
«Dinanzi a questo disastro – commentano i vertici dei tre Circoli – è forte la tentazione di uscircene con un “l’avevamo detto”. Tuttavia non lo facciamo – scandiscono – perché ciò che più ci importa è non già la polemica, bensì che si trovi una soluzione e che si faccia chiarezza, anche su eventuali responsabilità».
«Dal canto nostro, troviamo a dir poco singolare che negli scorsi giorni alcuni nostri concittadini – aggiunge il presidente di “Sikelion”, José Bellisario – non abbiano perso l’occasione per puntare il dito contro i soliti ambientalisti, tacciandoci di ritardi nella cantierizzazione del progetto. Un progetto che (gli amici del Comitato “S. M. del Focallo-M. Marza” farebbero bene ad ammetterlo) fino ad oggi si è dimostrato tutt’altro che miracoloso».
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