È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
EPPUR SI MUOVE!
06 Giu 2013 04:33
Ormai ho sviluppato una mia teoria per farmi un’idea sulla bontà di una iniziativa governativa: quando è “buona” viene accolta da plauso unanime, ma più spesso capita che venga criticata da tutti!
E’ anche questo un indizio “positivo”, abituati come siamo a una conflittualità perenne (almeno a parole, salvo poi evitare accuratamente di far seguire i soluzioni coerenti), e a giudizi improntati molto spesso a partigianeria o a pregiudiziali ideologiche contrapposte, quando una iniziativa scontenta equanimemente tutti va guardata con interesse perché probabilmente è una soluzione equa per risolvere il problema.
Il governo ha deciso di affrontare la vicenda ILVA con un decreto di commissariamento dell’azienda, di fatto sottraendola per 36 mesi dal controllo degli imprenditori che ne hanno la titolarità: la famiglia Riva.
Dopo anni di totale inattività da parte dei governi nazionali e locali che hanno permesso all’impresa di essere totalmente libera di inquinare senza nessun investimento in ambito ecologico e aver fatto incancrenire la situazione al punto da imporre come ineluttabile l’alternativa ai Tarantini tra la disoccupazione e il tumore, il provvedimento dovrebbe permettere di procedere all’ammodernamento della fabbrica e alla bonifica del sito attingendo alle disponibilità liquide sequestrate agli stessi imprenditori.
Il provvedimento è stato accolto da un coro di critiche; da una parte (gli industriali dell’acciaio) si è gridati alla confisca, temendo che questo atto “crea un pericolosissimo precedente … Ognuna di queste fabbriche (con oltre 200 dipendenti ndr) da oggi rischia di essere commissariata non per decisione di un giudice, ma soltanto per contestazioni di violazione di norme ambientali effettuata da un PM “inaudita altera parte” con pregiudizio del principio costituzionalmente garantito della libertà di impresa (art.41), dall’altra parte i lavoratori e il presidente della Regione Puglia, Vendola, si dicono amareggiati dal fatto che commissario è stato nominato lo stesso Enrico Bondi che era stato insediato come amministratore delegato dagli stessi Riva …
Il passaggio in effetti era abbastanza stretto, da una parte il sequestro delle liquidità rendeva urgente una decisione “politica” che permettesse l’utilizzo delle somme per il ciclo produttivo, al di fuori della sfera d’influenza dei Riva e dall’altro mantenere un assetto gestionale “non ostile” alla proprietà rassicura il mondo finanziario che altrimenti avrebbe realmente visto come un “esproprio” il commissariamento dell’ILVA alimentando riserve degli investitori esteri nei confronti degli investimenti nel nostro Paese.
Enrico Bondi peraltro era stato designato amministratore delegato dai Riva solo dall’11 aprile e non certo in virtù di una particolare acquiescenza nei confronti della proprietà, ma per “rassicurare” prorpio il Governo in virtù del curriculum del manager che lo ha visto “risanare” prima la Montedison, poi, dopo una puntata anch’essa risolutiva, presso il gruppo Lucchini, la Parmalat: praticamente si è rivelato un uomo adatto alle “imprese impossibili”; quindi la riconferma non è un “favore” ai Riva, ma la conferma di una fiducia conquistata sul campo con risultati inoppugnabili.
Peraltro il commissario Bondi sarà affiancato da due “vice” nominati dai ministri dell’industria e dell’ambiente, e il Presidente del Consiglio con decreto potrà durante i 36 mesi di durata del commissariamento avvicendare in qualsiasi momento il Commissario se non dovesse rivelarsi all’altezza del compito (ipotesi che nel caso di Bondi sembra francamente remota).
E allora personalmente apprezzo intanto che finalmente qualcuno si sia assunto la responsabilità di sbloccare la vicenda ILVA e poi … “dai frutti conosceremo gli alberi” sperando che i frutti siano buoni e abbondanti. Un Governo questo “deve” fare, decidere! E a maggior ragione se è un Governo nato “in modo anomalo” e circondato da un miscuglio di scetticismo e di attese.
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