ENTRO SEI MESI GLI STUDI DI SETTORE IN 4 CITTA’ TURCHE

 Secondo 3E Turkey, società di consulenza basata a Bruxelles, le Autorità turche starebbero preparando la documentazione di gara per un investimento nel settore dell’energia solare. Secondo Geert Dooms, General Manager di 3E Turkey, gli studi di fattibilità sarebbero in dirittura di arrivo in quattro città turche (Izmir, Konya, Adana and Diyarbakır) e potrebbero essere completati entro i prossimi sei mesi. Successivamente, potrebbero essere indette nel 2013 le gare d’appalto per i primi campi di energia solare, con una capacità iniziale di 600 MW destinata ad incrementare. Le opportunità di investimento in Turchia nel settore dell’energia solare riscuotono già l’interesse di molti imprenditori stranieri. Solo negli ultimi mesi, ad esempio, tre imprese tedesche hanno fatto ingresso nel mercato turco dell’energia solare mediante partnership con società locali. Lo scorso gennaio, la Phoenix Solar sistemi fotovoltaici integrati ha iniziato a collaborare con la turca Ires Enerji proponendo soluzioni ad energia solare al di sotto dei 500KW, segmento di mercato libero da licenze. La Gehrlicher Solar ha costituito una partnership con la Turkish Merk Enerji per la costruzione di centrali elettriche solari nelle regioni meridionali e sud-orientali della Turchia e per lo sviluppo di progetti per il redditizio mercato dell’energia solare

fotovoltaica su piccola scala. L’ultima azienda tedesca del settore ad entrare in Turchia è stata la Soventix, società di Duisburg, già attiva nel Paese attraverso aziende locali di fotovoltaico, che ha in programma lo sviluppo di impianti energetici solari su piccola scala. La Turchia è un Paese particolarmente attraente in questo settore poiché molte delle sue regioni contano su un’altissimo numero di giorni di sole all’anno, circostanza che rende l’utilizzo di questo tipo di fonte una scelta praticabile e vantaggiosa soprattutto per la generazione di energia su piccola scala.

 

Secondo quanto riportato in un recente studio del Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali turco, la Turchia, che continua comunque a puntare anche sulla costruzione di impianti nucleari, mira a raggiungere nel 2023, anno del centenario della fondazione della Repubblica, la capacità di 36.000 MW di energia idroelettrica, 20.000 MW di eolica, 3.000 MW

dall’energia solare, 600 MW di geotermica, 2.000 MW da biomassa, incrementando così la propria produzione energetica totale da questo genere di fonti dall’attuale capacità di 53.300 MW a 61.600 MW. La Turchia utilizza oggi infatti solo poco più del 13% del suo grande potenziale di energia rinnovabile, mentre parallelamente la domanda di energia del Paese conosce una forte crescita: nel 2011 il consumo di energia in Turchia ha toccato i 229,3 miliardi di kWh e per il 2023 si prevedono ulteriori sensibili incrementi, fino a raggiungere la soglia dei 500 miliardi di kWh.

Proprio in vista dell’appuntamento del 2023, la Turchia intenderebbe ridurre al 30% la quota di produzione di energia elettrica da gas naturale, facendo invece crescere al 30% quella da energie rinnovabili.

Domenico Romeo console generale onorario della Turchia in Sicilia

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