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Ennesima riunione per il raddoppio della “Ragusa-Catania”. Ennesime rassicurazioni di Iano Gurrieri. Tutto come da copione.
03 Mar 2018 11:44
Dell’autostrada Siracusa Gela si parla dal 1973 e ancora nemmeno l’ombra di un completamento secondo le intenzioni originarie.
Dobbiamo accendere un lume alla madonna se si riuscirà ad arrivare sino a Modica.
Eppure tutta la classe politica, indistintamente dai colori politici, si affanna ad assicurare che l’autostrada si completerà e noi finalmente potremo sentirci meno cittadini del terzo mondo.
Stessa tiritera per il raddoppio della Ragusa Catania.
Neanche si contano i comunicati che i nostri rappresentanti politici hanno scritto in questi anni.
Fiumi di inchiostro per dire che a breve il raddoppio sarebbe stato concreto fatto tangibile, per poi puntualmente ritrovarci a percorrere ogni giorno una strada sempre più dissestata, ridotta in condizioni pietose e pericolosissima.
Tra tutti colui che ha sempre rassicurato i cittadini iblei, che sempre incontrato personalità importanti in grado di sbloccare l’iter, Iano Gurrieri.
Attuale Sindaco di Chiaramonte è personaggio particolarmente attivo nell’iter per il raddoppio della Ragusa Catania.
Per lo meno dal punto di vista mediatico.
Meno, molto meno per fatti concreti. Basti pensare che l’anno scorso, nel 2017, ci era stato comunicato ufficialmente che a Giugno dello stesso anno avrebbero iniziato i primi cantieri!
Comunicazione ufficiale e trionfalistica che riempii tutte le pagine dei giornali.
Anche nei giorni scorsi, il buon Iano, in ottima compagnia, non ha perso il vizietto degli incontri che contano.
Ultimo incontro in ordine di tempo il Consiglio superiore dei lavori Pubblici.
Iano Gurrieri infatti assieme ad una delegazione composta dai sindaci al completo della zona del Sud-Est della Sicilia e dall’assessorato regionale alle Infrastrutture, con in testa la città metropolitana di Catania e i Comuni di Lentini con il sindaco Saverio Bosco, Francofonte con Salvatore Palermo, Vizzini con Vito Cortese, Carlentini con l’assessore Salvatore Mangiameli, Licodia Eubea con il sindaco Giovanni Verga, sono stati ricevuti dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.
L’incontro è stato, dicevamo, l’ultimo in ordine di tempo.
In precedenza la delegazione dei sindaci e del comitato ristretto aveva espresso l’accorata preoccupazione al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, e al premier Paolo Gentiloni, ottenendo la rassicurazione di attenzione per il territorio.
In cosa sia consistita questa attenzione per il territorio non è dato sapere considerato che da allora nulla di concreto è accaduto.
I sindaci, nella riunione di ieri, hanno ottenuto dal Consiglio che i tempi siano contingentati e che la vicenda venga affrontata velocemente.
Dopo il termine velocemente suona davvero come una beffa per tutti ad eccezione forse per i partecipanti all’incontro.
Gurrieri ha anche consegnato un dossier ai componenti del Consiglio nella speranza forse di intenerire i loro animi.
Insomma, l’ennesima riunione pro raddoppio Ragusa Catania si è consumata con buona pace dei partecipanti e meno dei cittadini iblei per primi che da oltre 20 anni sentono parlare di raddoppio e nemmeno una pietra è stata ancora posta.
Non escludiamo che a breve in redazione giungerà l’ennesimo comunicato stampa trionfalistico cin cui Iano Gurrieri o a seguire qualche altro esponente politico ci tranquillizzerà dicendoci che la realizzazione della Ragusa Catania è opera certa.
Peccato che ometteranno di dirci che la transiteranno i nostri pro nipoti e quando le auto magari voleranno ormai!
Chi ben comincia è a metà dell’opera si dice!
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