EMERGENZA COSTE IBLEE. CHI DEVE OCCUPARSENE?

Il dibattito acceso e quasi sempre di parte sul Piano paesaggistico ha messo in ombra alcune emergenze relative alla difesa del suolo ibleo e delle sue coste in particolare, come se il nostro mare, le coste e il nostro litorale e le sue dune non costituissero un esempio concreto e di primo piano di una questione paesaggio che molti hanno voluto orientare soltanto sul versante dei pro o dei contro al Piano rispetto ad “interessi soggettivi”.

Credo sia urgente porre all’attenzione di tutti i cittadini di Ragusa e dell’intera provincia ciò che si sta facendo o non facendo e ciò che si sta “programmando” per il futuro delle coste. Vi è uno stretto rapporto tra questione “paesaggio” – inteso come inscindibile dal territorio e dall’ambiente – e i Piani triennali delle opere pubbliche sia della Provincia regionale di Ragusa che di quelli dei singoli Comuni. Il 3 dicembre 2010 è stato notificato al Comune di Ragusa il Programma adottato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 402 del 18 novembre 2010: il Consiglio comunale avrebbe dovuto esprimere il proprio parere e le proprie osservazioni entro quindici giorni dalla notifica, ma ad oggi il Piano non è stato trattato e quando si tratterà ci auguriamo che non si faccia un lavoro inutile!

Il Programma triennale delle OO.PP. della Provincia regionale di Ragusa per il triennio 2011-2013 prevede scelte precise, spesso in contrasto con le posizioni sostenute nei confronti del Piano paesaggistico e con alcune esigenze territoriali , ad es., del Comune di Ragusa. Nella proposta di Programma triennale, molti interventi vengono “differiti” in avanti e diverse opere vengono escluse dal piano perché i finanziamenti sono già stati dati ai comuni o si sarebbero dovuti acquisire con il PO FERS Sicilia 2007-2013. Sarà vero? Ossia sono stati regolarmente presentati e finanziati i progetti relativi e sono state spese le somme già disponibili e realizzati gli interventi previsti ? Alcune opere che, in particolare, interessano il comune di Ragusa sono state portate avanti nei tempi previsti ?

Si tratta dell’intervento di tutela della fascia costiera Punta Braccetto-Punta Secca con un milione di euro di finanziamento, dell’intervento di tutela della fascia costiera Punta Cammarana con un milione e centomila euro di finanziamento già assegnati al comune di Ragusa nel dicembre 2008 dal Ministero dell’Ambiente, ma che ad oggi – 2011- risultano impegnati soltanto per somme relative a studi e “progettazione”. Le suddette opere insieme ad un terzo intervento, quello relativo alla salvaguardia ambientale della costa antistante alla Riserva naturale della Macchia Forestale del Fiume Irminio sono condannate a rimanere nel “libro dei sogni”?

Per quest’ultima opera il bando regionale prevedeva la che la prima fase della valutazione sarebbe stata esperita sulle istanze pervenute entro il 45° giorno successivo alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n.34. della Regione siciliana avvenuta il 27 luglio 2009. Il comune di Ragusa ha nominato il RUP soltanto nel novembre 2009! Non sono sopportabili ritardi in un momento di crisi e per opere urgenti. Siamo convinti che una forte accelerazione sia necessaria per due motivi: l’esigenza di proteggere le nostre coste e il nostro paesaggio da un lato e quella di immettere sul mercato nuove risorse per il lavoro. E’ più facile lamentarsi del Piano paesaggistico, mentre è molto più difficile difendere rapidamente il territorio anche quando i soldi sono in cassa!

Spiace constatare che l’interesse per una forte politica a difesa del paesaggio – che è contemporaneamente ambiente, territorio- non voglia decollare e lo dimostra il “peso” leggero che anche nel Piano triennale della Provincia si riserva, in termini di finanziamenti, agli interventi previsti in relazione alla Difesa del suolo e a quelli relativi alle Opere di protezione dell’ambiente. In percentuale tali interventi costituiscono le cenerentole rispetto al complesso del Programma: la difesa del suolo si attesta al 9,76 % .Le opere di protezione dell’ambiente al 6,63%, mentre le opere stradali coprono il 33,56%, l’edilizia sociale e scolastica il 21,87, gli impianti tecnologici l’8,07, lo sport e lo spettacolo il 9,13%. Le opere di Protezione dell’ambiente impegnerebbero 11.445.165 con una differenza di quasi 5 milioni a vantaggio dello Sport e dello spettacolo che da solo vede disponibili 15.770.457,00!

Se a ciò aggiungiamo, forse non per colpa dell’assessore delegato, il fatto che il quadro finanziario non prevede alcuna somma per le annualità 2012 e 2013 e che la Difesa del suolo provinciale è monotematica, riferita esclusivamente ad interventi orientati alla difesa e ricostruzione della linea di costa, importante si, ma non unico problema del suolo ibleo, occorre denunciare l’assenza di un progetto complessivo di difesa e valorizzazione del paesaggio-ambiente-territorio di cui dovrebbe farsi carico un’intera classe politica. Né lasciano ben sperare progetti privi della VAS o di autorizzazione delle autorità portuali, o differiti alle annualità successive.

Dispiace constatare che non si siano ancora levate forti le proteste nei confronti di un Piano triennale che, per rimanere al tema della difesa del suolo, del paesaggio lungo le coste, nei fatti parte dalla elencazione di 14 interventi, ma poi ne deve togliere 7 in quanto competenza dei comuni, delle 7 rimanenti ne rinvia 4 al 2012, ne ripropone una e, di fatto ne salva solo due senza però che venga specificate le quote di finanziamento a carico di mutui od altro.

Se consideriamo poi che su 11.445.165,00 euro -per opere di protezione dell’ambiente- a Ragusa vanno in concreto due interventi per un totale di 350.000,00 euro (per tabelle e recinzioni e per un intervento sulla via di accesso al Mulino di San Rocco) comprendiamo come si sia sottovalutata la portata stessa del Piano. Ma anche i grandi “progetti” – Piano di Assetto Idrogeologico, Piano provinciale Territoriale, Parco degli Iblei, Piani strategici,..rimangono scatole teoriche ed ermetiche tra di loro.

Cosa potrà modificare il Consiglio comunale ? Forse poco, considerato che non si è preoccupato nemmeno di deliberare formalmente le osservazioni al Piano, forse nulla se si adagia sulla forza d’inerzia dei numeri della maggioranza anziché sulla capacità di proposta che richiederebbe di non “allinearsi” a tutti i costi né al Sindaco né ad altri. Per le considerazioni esposte chiedo di sapere se la S.V.

  1. Quali sono i motivi che ritardano la realizzazione degli interventi finanziati e quando gli stessi saranno avviati;

  2. Se si intende affrontare con un progetto complessivo la difesa e la riqualificazione delle nostre coste

  3. Quali iniziative si intendono intraprendere in raccordo con le altre istituzioni e con i comuni limitrofi.

  4. Se la mancata presentazione di progetti abbia comportato la perdita di nuovi finanziamenti

 

 

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