ELEZIONI IN SICILIA TRA SONDAGGI E MALI DA COMBATTERE

 In un sondaggio, messo in essere da Live Sicilia, ci si trova in difficoltà a rispondere alle domande sulle cause della crisi economica, il cosiddetto default in cui versa la  Sicilia, in quanto se ne  deve scegliere solo una, la più importante, secondo il proprio punto di vista, in breve la causa scatenante., per cui tra sprechi della politica, corruzione, troppi dipendenti, mafia, troppi dirigenti, troppi consulenti e altro,  si deve selezionare solo una voce, ma le cause sono diverse e variegate. Sono più elementi che hanno determinato la crisi, e quando Rosario Crocetta, candidato presidente per il Pd –Udc .Api, nella sua intervista, pone l’accento e mette la lotta alla criminalità organizzata, alla legalità,alla lotta alla mafia , prioritarie  e basilari nel suo programma, ci sembra che dia una soluzione concreta ad uno dei mali più antichi della nostra terra. Anche le liste pulite, il codice etico cui fa riferimento sono punti convincenti per chi vuole che la Sicilia progredisca, guarisca e dia spazio agli investimenti e alla crescita.

Ma ritornando al sondaggio , abbiamo selezionato un commento che riportiamo sintetizzato di un siciliano, , in quanto, senza voler dare una riposta completa, ci dovrebbe indurre a delle riflessioni “..l’emergenza è  sostanzialmente “inventata” a scopo politico, in quanto il  vero –  problema è di cassa, che può oggettivamente fare andare a gambe all’aria la Regione. Ma questo non è¨ dovuto a sprechi (che magari ci sono),  a eccessi di organico (che invece non ci sono, nonostante i luoghi comuni).  Il tutto è ¨ dovuto essenzialmente alla morosità  dello Stato nei confronti della Regione. Lo Stato incassa i tributi al posto nostro e li tiene in tasca. La maggior parte delle entrate della Regione non sono “trasferimenti”, cioè¨ “donazioni del Nord”, come si dice anche troppo. Sono tributi “devoluti”, cioè¨ sono tasse dei siciliani che lo Stato deve/dovrebbe girare alla Regione, e semplicemente, non lo fa. .Altri tributi, sempre tratti in Sicilia, che per Statuto dovrebbero essere nostri, prendono la via di Roma. Capito il funzionamento?Tutto qua. Non serve a nessuno una campagna denigratoria della Regione, se non a chi vuole continuare questo saccheggio. La Regione deve essere sobria ed avere i conti a posto.. Il cosiddetto “default” è¨ uno strumento, peraltro non usato solo in Sicilia ma in tutta l’Europa mediterranea, per aggredire i poveri e togliere loro risorse e diritti. Non lo dico solo io ma anche un certo Krugman, premio nobel per l’economia che lo afferma.E invece purtroppo registro che il giornalismo locale si asservì  a queste politiche di sfruttamento alimentando luoghi comuni e non dando, sul tema, un’informazione completa e corretta”,

Quindi, anche lo Stato sembra avere le sue colpe, ed è bene che i siciliani ce lo ricordiamo , ed anche  la Sicilia, che lo ribadiamo, è stata da sempre terra di conquista, senza per questo voler addebitare ad altri le nostre colpe. Questi sono  i punti deboli di una catena di mali, che è giusto individuare, arginare e combattere.

 

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