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Echos e ‘il recupero della felicità del lavoro’ nella ricerca di Simone Geraci. Alle Quam di Scicli
10 Mag 2019 19:36
SCICLI (RG) – Sabato 18 maggio l’opening di ‘Echos’, la personale di Simone Geraci, a cura di Cristina Costanzo, alle Quam di Scicli. Un grande emergente siciliano, pittore con la ‘p’ maiuscola, che collabora stabilmente con gallerie italiane e che ha all’attivo molte esposizioni e in particolare partecipazioni importanti a fiere europee.
Cristina Costanzo, curatrice della mostra ‘Echos’, è critica e docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Palermo, oltre che corrispondente per Flash Art e attiva nella curatela di importanti progetti istituzionali d’arte internazionali. Per Quam ha selezionato un importante numero di opere, tutte della produzione recente, che rappresentano bene il fine lavoro e la grande ricerca di Simone Geraci.
Una mostra monografica molto particolare, anche per la linea sottile che tiene in equilibrio il lavoro di questo autore tra pittura classica e valore contemporaneo del linguaggio con cui viene spesa, su tela, ardesia o in incisione. È proprio questo equilibrio l’identità dell’autore, motivo del successo tra i collezionisti, puristi di pittura, ma anche tra le gallerie legate ai linguaggi più contemporanei.
“Nel suo modus operandi – scrive dell’autore la curatrice Costanzo – è sempre presente, e traspare dalle sue dichiarazioni, il recupero della felicità del lavoro, cui si accompagna la dimensione del valore dell’opera per l’opera. Per l’artista, che attribuisce all’opera un linguaggio che non è quello della parola, è di fondamentale importanza la fedeltà al principio secondo cui il messaggio dell’opera è l’immagine stessa e affidare, altresì, le sue immagini silenziose a una genuina e spontanea esperienza diretta di fruizione”.
Una figura ricca di esperienza quella di Simone Geraci, e di profonda conoscenza del mondo dell’arte, ben oltre la pittura, che affascina con la sua semplicità e spontaneità, a cominciare dal definirsi pittore più che artista, o per la sua grande capacità comunicativa, confermata dal seguito internazionale che vanta sui social. In mostra anche delle incisioni, base per tecniche miste molto cariche di maestria, dove si apprezza a fondo la capacità tecnica del disegno vecchia maniera, una dote che ormai sta scomparendo tra gli autori più giovani. L’opening è per sabato 18 maggio alle 19.00, l’ingresso è gratuito e in mostra si potrà richiedere il libro della mostra, edito da Tecnica Mista, con la presentazione integrale della curatrice Cristina Costanzo e una ricca antologia, di selezionate tracce critiche, dedicate all’autore negli ultimi dieci anni.
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