Ecco come trasformare l’aeroporto di Comiso in polo aereospaziale. Funzionerà?

Potenzialità “spaziali” per l’aeroporto di Comiso e tutta la parte est della Sicilia. È quanto emerso dal convegno istitutivo sul polo Aerospaziale che si è tenuto presso il “Pio LaTorre” di Comiso. 

Si è svolto presso l’aeroporto di Comiso il convegno istitutivo del polo aerospaziale di cui già da diversi mesi si parlava. Quella di oggi, è stata la posa della prima pietra di un percorso che vedrà molti attori, ma soprattutto investimenti di imprese che da tempo operano nella ricerca aerospaziale legate all’ambiente, al monitoraggio del clima, e alla ricerca di sistemi di salvaguardia ambientale. Il progetto della realizzazione di una piattaforma di ricerca, è stato presentato dalla Limes srl – start up innovativa, già azienda leader in questo settore.

“ Dopo diverse interlocuzioni – dichiara il sindaco di Comiso – abbiamo tenuto nel novembre del 2018 un tavolo tecnico alla presenza dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, di fisica nucleare, nonché alla presenza del presidente di una delle agenzie più accreditate nell’ambito della costruzione di alta tecnologia aerospaziale in Italia, cioè il presidente di Space Italy, Massimo Mazzola. Proprio in quell’occasione – continua il primo cittadino – , abbiamo preannunciato che tutta l’area ex Usaf sarebbe transitata al comune di Comiso, e che la stessa sarebbe stata inserita nelle “ZES”, zone economiche speciali. Nello specifico – spiega la Schembari – il progetto presentatoci prevede l’impianto qui a Comiso, sfruttando anche il clima favorevole della Sicilia, di sperimentazione per l’osservazione climatica e ambientale, che consiste nella creazione di piattaforme stratosferiche. Comiso potrebbe essere la location idonea per proseguire queste sperimentazioni e portarle a termine. Si tratta comunque di sperimentazioni esclusivamente ad uso civile che apporterebbero benefici anche alle produzioni agricole. Il tutto – conclude il Sindaco – va comunque inserito in una visione di insieme dove la regione Siciliana dovrà fare la sua parte per ciò che attiene l’intervento politico poiché un comune da solo, riuscirebbe a fare poco”.

Dopo l’introduzione del Sindaco, è intervenuto l’Assessore Regionale alle infrastrutture, Marco Falcone che ha convenuto sulla necessità di fare rete e potenziare tutta la viabilità. Verso la conclusione della prima parte del convegno, è intervenuto il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci che ha ribadito con forza la necessità di fare sistema con l’aeroporto di Catania nel rispetto delle diversità delle due strutture aeroportuali. Il Governatore ha anche evidenziato l’importanza di non disperdere le potenzialità aeroportuali siciliane, che attualmente sono sei, marcando l’opportunità di potenziarle. “ La mia visione – ha dichiarato Musumeci – è quella di un’unica società di gestione aeroportuale in Sicilia, ma qualora ciò non fosse possibile, mi accontento anche di due, una per la Sicilia occidentale, e una per quella orientale”.

Franz Cannizzo , uno dei maggiori esponenti della Limes srl – Start up innovativa, ha infine spiegato i sei motivi per proseguire nel percorso iniziato: “Il modello di polo aerospaziale progettato in ambito regionale – spiega Cannizzo – ,svolgerà un ruolo fondamentale in ambiti-chiave per il funzionamento e lo sviluppo dell’intero territorio Siciliano, in quanto pone le condizioni per la sua sicurezza, stabilità e crescita. In particolare, sono sei le ragioni per cui il Polo : A) Darà un enorme contributo, attraverso i suoi servizi, prodotti e soluzioni, alla difesa ambientale della Sicilia per assicurare la continuità delle attività economiche, la prevenzione e la gestione delle emergenze,in particolare in ambito vulcanico, marino e terrestre. B) Agirà da strumento di influenza geopolitica, promuoverà l’immagine e la reputazione del Paese nell’area del Mediterraneo e favorirà accordi di vendita e di cooperazione internazionale con altri Governi. C) Sosterrà le esportazioni sui mercati esteri e le strategie-Paese-Regione Siciliana di internazionalizzazione. D) Sarà un propulsore per l’industria “innovation driven”,ad alta intensità di capitale, tecnologia e conoscenza che attiverà importanti investimenti in Ricerca e Sviluppo e occupazione qualificata. E) Sarà rilevante per il settore industriale ed agricolo, a supporto della crescita, con una filiera integrata di PMI specializzate, grandi player globali e high-tech, fortemente interrelata e con effetti su questi settori dell’economia. F) Svilupperà tecnologie e prodotti con applicazioni duali, abilitando meccanismi di trasferimento e benefici diffusi in altri settori”.

 

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