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E’ OTTIMA L’INTENZIONE DI UN PIANO DI RIQUALIFICAZIONE, MA PESSIMA LA RELIZZAZIONE
06 Feb 2012 17:29
“Con riferimento al recente incontro dell’amministrazione comunale di Modica con la città, nel corso del quale è stato presentato il Piano di Edilizia Residenziale, finanziato dalla Regione per quasi 17 milioni, la prima cosa che salta agli occhi è che il Piano si presenta particolarmente allettante, ma è un vero e proprio cavallo di Troia!”, con queste parole Ignazio Giunta, referente cittadino Idv, ha commentato l’iniziativa.
“Il “piano di riqualificazione urbana della zona” prevede, a fronte del prolungamento della copertura dell’alveo del fiume e la realizzazione di alcune opere di urbanizzazione, la realizzazione, da parte di un soggetto privato, di edifici per alloggi a canone agevolato a margine dell’alveo del torrente. Edifici che – afferma Idv Modica – soffocheranno l’intero quartiere soprattutto per l’enorme cubatura che naturalmente rappresentano e con la reiterata proposizione di cementificazione della città, anche se bisogna dire che la pillola è stata indorata con la previsione di un minimo di verde derivante da un altro progetto ben distinto che nulla ha a che vedere con il “piano di riqualificazione urbana della zona”, i cosiddetti Piani Integrati di Sviluppo Urbano e Territoriale (Pisu-Pist)”.
“Ci chiediamo infatti – continua Giunta – se il prolungamento della copertura dell’alveo e una rotatoria valgono il prezzo che il quartiere, e di conseguenza tutta la città, dovrà pagare dovendo sostenere il peso ingombrante di sette edifici sopraelevati fino al sesto piano per un totale di 50 appartamenti?
A nulla sono valse le lamentele dei residenti che temono un probabile rischio idrogeologico; a nulla è valso ricordare che la zona è indicata come centro di raccolta in caso di calamità naturale. Tutti elementi evidenziati dettagliatamente dall’intervento appassionato di un residente e condivisi dalla maggior parte dei presenti, amministrazione esclusa. Ogni preoccupazione presentata è stata azzerata con semplici e superficiali argomentazioni rimandando ad autorizzazioni date frettolosamente dalle autorità competenti”.
“Tutto questo – commenta amaramente – non ha impedito all’amministrazione di sottolineare la bontà del progetto e la volontà di sostenerlo fino in fondo, tanto da far dire ad un residente, particolarmente legato al quartiere VIGNAZZA, che forse è meglio lasciar fare perché un giorno ci si potrebbe pentire di non aver accettato e restare con un palmo di naso e completamente dimenticati da tutti; ben vengano quelle piccole cose utili al quartiere. E’ ottima l’intenzione di un piano di riqualificazione dell’ambiente urbano, ma pessima la realizzazione dello stesso. Ma sono le abitazioni preesistenti e le vie del quartiere che necessitano effettivamente e prepotentemente interventi per la riqualificazione, così come è utile la costruzione di infrastrutture dedicate alla vita sociale, come centri di aggregazione per grandi e piccini, ecco questa sarebbe la vera realizzazione di un piano di riqualificazione dell’ambiente urbano”.
“Perché non dare incentivi ai privati per sistemare e ammodernare le loro abitazioni, perché non dotare il quartiere di strade e servizi tali da garantirgli un futuro qualitativamente ottimale? Invece – conclude il referente cittadino IdV – i privati vengono sistematicamente penalizzati e mortificati al punto che per fare un piccolo intervento migliorativo nelle loro abitazioni devono cercare autorizzazioni che spesso rimangono nel cassetto; per questo motivo si fugge dalla VIGNAZZA, da S.ANDREA, DALLA CATENA, dalla “COSTA” spinti dalla disperazione, così come si fugge da altri punti del centro storico, mentre poi i soliti noti possono cementificare a piacimento”.
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