“E IO PAGO”

“Addio Tabella H, in “zona Cesarini” l’Assemblea regionale siciliana ha varato la legge che dovrebbe archiviare definitivamente la Tabella H e che prevede un bando per l’assegnazione dei contributi ad enti e associazioni. Varato anche il ddl antiparentopoli” Ma la tabella H esce di scena come un attore o un’ attrice con un applauso dalla platea degli spettatori per rientrare dalla porta secondaria,in quanto si dovrebbe stabilire quali sono le manifestazioni e gli enti meritevoli. Qui ,sta il problema, in quanto saranno i soliti noti a determinare i fondi e non certamente la meritocrazia. Quanti proclami! Quante promesse, quali rivoluzioni promesse! La realtà è molto più dura .

 

!Per la cancellazione della Tabella H hanno votato a favore 48 dei 61 parlamentari presenti in Aula, 12 si sono detti contrari mentre solo un deputato si è astenuto. Il voto è arrivato dopo ore di aspre polemiche sui due ddl al centro dell’ultima seduta dell’Ars prima della pausa estiva. Il nuovo ddl prevede un fondo destinato agli enti “meritevoli” presso la ragioneria generale della Regione di otto milioni e mezzo di euro da ripartire tra i vari dipartimenti regionali.

 

I deputati a maggioranza hanno approvato i tre articoli del ddl sull’ex Tabella H, che rimpingua con altri 5 milioni di euro il fondo destinato alle Province portando la dotazione a 49 milioni. La norma prevede una valutazione delle singole istanze e della validità sociale e culturale dei singoli richiedenti. Solo due milioni saranno destinati ai teatri, ed in particolare: al teatro Stabile (200 mila euro) al Bellini di Catania (300 mila euro) al teatro di Messina (200 mila euro), allo Stabile (300 mila euro) e al Massimo di Palermo (300 mila euro), alla Fondazione orchestra sinfonica siciliana (300 mila euro) e all’Istituto nazionale del dramma antico (200 mila euro).

 

I fondi ai teatri sono garantiti, mentre tutti gli altri, tra enti e associazioni potranno accedere ai contributi solo attraverso bandi. Sarebbero in tutto 40 gli enti teatrali classificati come “potenziali contenitori” nel ddl. In aula non si trova l’accordo per finanziare le province in merito alle spese necessarie per le scuole siciliane.”.

L’unica cosa che ci fa sperare sono i bandi cui si dovrà aderire, ma chi selezionerà gli enti, associazioni, le fondazioni che vi parteciperanno? Sembra un problema secondario, ma la realtà è molto più cruda, in quanto assisteremo sempre alla politica degli amici degli amici, che sicuramente saranno i meritevoli e i migliori!

“ E io pago” ! Diceva il buon e indimenticabile Totò,intramontabile nella sua saggezza, amato e condiviso da intere generazioni.

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