E’ durata “na fatta i cruci”: da settembre stop alla rotta Comiso-Bologna di TayaranJet

I voli erano stati annunciati a giugno e dovevano partire il 20 luglio. Sono iniziati l’1 agosto ed hanno volato solo ad agosto (e con una sospensione a ferragosto). Adesso, la tratta è stata stoppata del tutto.

Forse detiene un record TayaranJet: è la compagnia che è rimasta meno tempo a Comiso. E’ letteralmente volata via. Precisiamo, infatti, che la compagnia è comunque attiva su Catania e su Palermo. Il suo era stato un annuncio trionfale, con comunicati roboanti e conferenze stampa a cui ha partecipato tutto il mondo dell’imprenditoria. Insieme a Virtu Ferries, tre comuni (Ragusa, Santa Croce, Scicli e Comiso) avevano avviato un progetto denominato “Discovery Ragusa”: se arrivavi in terra iblea con Virtu Ferries o con TayaranJet, avevi la possibilità di non pagare la terza notte passata in albergo. Presumiamo che sia ancora in ballo il progetto, in quanto i voli della compagnia su Catania e Palermo sono attivi ma non abbiamo notizie precise in merito. Certo è che una bella fetta di possibili turisti non arriverà più a Comiso e magari “approfittare” di questa offerta che a questo punto ci sembra veramente depotenziata del suo iniziale spirito.

Dunque, TayaranJet ci saluta, ma non ci saluta così come è arrivata: niente comunicati, niente conferenze, neanche due righe giusto per dire “arrivederci e grazie”. Abbiamo sentito i vertici di Soaco e ci è stato riferito che a loro la compagnia non ha comunicato nulla. Una risposta che ci sembra alquanto imbarazzante, visto che la notizia è in giro da due giorni, tanto da arrivare alle orecchie dei giornali, e gli utenti si lamentano. Vorremmo almeno capire se la compagnia tornerà a volare su Comiso, magari con altre rotte e destinazioni. Abbiamo saputo, e naturalmente sempre da fonti non ufficiali, che TayaranJet ha partecipato al bando per la continuità territoriale.

Magari, quando poi avranno tempo, i vertici di Soaco si informeranno, con calma. Nel frattempo, permetteteci di fare alcune valutazioni. Avevamo scritto in un precedente articolo che così come è giusto che sia, accogliamo sempre con piacere le iniziative che riguardano il nostro territorio, soprattutto quando si tratta di nuove rotte aeree. E allora ben vengano le conferenze stampa, le foto in posa e gli annunci urbi et orbi.

Onestà intellettuale, però, imporrebbe che anche quando le cose finiscono, chi di competenza mandasse i medesimi comunicati dicendolo chiaramente e possibilmente spiegando il perché. Potrebbe darsi che il territorio non abbia risposto come si deve alla nuova tratta, che la gente non fosse interessata: ci chiediamo, allora, come mai non è stata effettuata un’indagine di mercato prima che si decidesse per il Comiso-Bologna. Su questa vicenda è calato da parte di chi di competenza un silenzio spiacevole e incomprensibile, come se ci si aspettasse che nessuno notasse la cosa, che tutto passasse allegramente in cavalleria.

 

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