DURANTE L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO ALLA PROVINCIA: IACONO PROTESTA E ABBANDONA L’AULA

Il capogruppo consiliare di Italia dei Valori, Giovanni Iacono, sottolinea come il Consiglio Provinciale di Ragusa si sia ancora una volta caratterizzato in negativo.

La seduta, iniziata tardi a causa delle solite “riunioni di maggioranza” è stata ulteriormente sospesa per altre divisioni all’interno della maggioranza e poi per altre “riunioni di maggioranza”, aggiunte anche alla visita di un deputato del PdL per una riunione alla quale hanno partecipato solo i membri della corrente interessata. Il presidente Occhipinti, aprendo la seduta ha subito dichiarato:”se non vi sono interventi sul bilancio possiamo passare alla votazione”. Giovanni Iacono ha subito parlato delle dissennate scelte dell’Amministrazione in un bilancio senza respiro strategico (tagli enormi per le scuole, per i giovani, per i servizi sociali e assistenziali, per il turismo, per l’ambiente, per l’università, la viabilità, ecc.) e la denuncia sui quasi 7 milioni di euro in meno da parte del governo nazionale, il Presidente lo interrompe “per avere superato i tempi”.

 Iacono ha avanzato diversi interrogativi: perché si è dimezzato da 1.500.000 euro a 750.000 euro il contributo per l’Università. E’ il quarto polo che avevano assicurato ? Sono forse pervenuti soldi da privati ? I tanti “privati” che  “dopo l’approvazione dello statuto”, urgente e indifferibile” dovevano precipitarsi ad entrare nel Consorzio? Perché non si danno spiegazioni sulla masseria Tumino prima inserita in bilancio come alienazione di bene immobile e, un minuto prima dell’approvazione del  bilancio (che contiene i  2.800.000 euro di entrate previste per Palazzo Pandolfi e Masseria Tumino) tolta? Perché non è stato riammesso l’emendamento del sottoscritto che prevedeva il ripristino del servizio ponte per i non udenti che da oltre un anno ne sono rimasti senza? L’emendamento individuava in maniera univoca, attraverso i capitoli, dove effettuare le sistemazioni contabili, togliendo i soldi per la consulenza al “controllo strategico”. Perché, ancora una volta, si è bocciato l’emendamento che appostava somme per la gestione dell’amianto?

Senza ottenere risposta, l’Italia dei Valori ha deciso a quel punto di abbandonare l’aula. Il bilancio, ancora una volta, è  stato votato (13 voti quota minima per essere approvato) con il voto determinante soltanto dei Consiglieri che dall’opposizione sono ormai da tempo.

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