DUE SOTTUFFICIALI DELLA POLIZIA MUNICIPALE PROTAGONISTI DI UNA STORIA A LIETO FINE

 Sono stati protagonisti di una bella storia a lieto fine i due ispettori, Joseph Di Dio e Gianbattista  Nigito, durante il servizio appiedato di polizia di prossimità. La polizia di prossimità incarna il concetto di una «sicurezza partecipata», che si estende oltre i fatti penalmente rilevanti, sino a comprendere manifestazioni di diverso genere, ma che incidono sulla tranquillità sociale e sulla percezione stessa della sicurezza e il racconto dei due sottufficiali è l’esempio pratico del valore di questo servizio:

Erano circa le 19.30 quando di servizio  in via Caucana, ci vengono incontro due ragazzi e una ragazza in lacrime a cui avevano rubato lo scooter, uno Scarabeo nero parcheggiato in via Roma. Saliamo sull’ auto che era parcheggiata in zona e decidiamo di dirigerci verso  la strada che da Santa Croce va verso Punta Braccetto e lì incrociamo un primo motorino seguito a pochi metri da un altro che corrispondeva alla descrizione. Un breve inseguimento che si è concluso con l’abbandono del mezzo rubato, e sul recupero dello stesso,  sulla S.C 35 che da Punta Braccetto arriva Quasi a Punta Secca. Il mezzo dopo il disbrigo delle pratiche di rito è stato consegnato alla legittima proprietaria”.

Un’operazione di successo che premia il lavoro dei vigili di Santa Croce, dichiara il comandante, Maria La Rosa. “ In un anno abbiamo sottoposto, durante i controlli del territorio circa 40 mezzi privi dei requisiti di legge, tra questi dieci, di provenienza furtiva sono stati restituiti ai proprietari”.

I vigili disponibili a questo servizio devono avere  risorse naturali quali una predisposizione caratteriale al contatto umano, una spiccata sensibilità e capacità di comprensione, buone doti comunicative e intuitive oltre a una buona conoscenza del territorio su cui operano che come in questo caso garantiscono il successo delle operazioni.

 

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