Due sorelle dalla Corsica alla Sicilia per ritrovare le radici: il viaggio del cuore inizia a Scoglitti

Sono partite dalla Corsica con un desiderio: rimettere piede sulla terra che fu dei loro antenati. Questa mattina, Maria e sua sorella sono arrivate a Scoglitti con lo zaino in spalla e gli occhi pieni di emozione. Dopo aver ritirato le credenziali – simbolico “passaporto” del camminatore – hanno affrontato uno dei primi gesti antichi e potenti di questo viaggio: il guado del fiume Ippari, a Scoglitti, punto di partenza della Trasversale Sicula, uno dei cammini più affascinanti e densi di storia del Mediterraneo.
Non è solo una camminata. È un pellegrinaggio intimo e profondo. La loro meta? Il Parco Archeologico di Kamarina, luogo sacro di memoria e civiltà, e poi il Castello di Donnafugata, tra mito e leggenda. Le attende un percorso fatto di polvere, sole, ulivi e silenzi. Ma anche di incontri, storie condivise e paesaggi che parlano la lingua di Demetra, la dea della terra e della rinascita.


La Via di Demetra non è solo un itinerario escursionistico: è un cammino culturale e spirituale, che collega passato e presente, radici familiari e orizzonti futuri.
E proprio la Trasversale Sicula, con i suoi oltre 600 km che attraversano l’isola da ovest a est, è oggi più che mai un ponte tra identità e memoria. Gli operatori della Trasversale, presenti sul posto, le hanno accolte con calore e rispetto, sottolineando quanto ogni passo, ogni scelta, ogni viaggio come il loro contribuisca a tenere viva l’anima di questo progetto. Un progetto che è molto più di un itinerario escursionistico: è un modo per tessere nuovi legami tra luoghi, storia e persone.
Maria e sua sorella ne sono oggi custodi temporanee. Con il loro passo lento ma deciso, ci ricordano quanto sia prezioso – e urgente – riconnettersi con ciò che siamo stati, per ritrovare chi vogliamo diventare.
A loro, come a tutti i viandanti che scelgono di ascoltare la voce della terra, va un augurio speciale: buon cammino!

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