Due grandi e lodevoli imprese compiute da una sola nave. Pozzallese il primo ufficiale di macchina.

La nave rompighiaccio “Laura Bassi” dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale ha recentemente effettuato una missione eccezionale, che le ha permesso di battere il record mondiale per il punto più a sud mai raggiunto da una nave in Antartide. Tuttavia, lungo il tragitto che l’ha condotta dalla città di Trieste fino all’Antartide, la nave ha anche svolto un’altra importante attività: ha salvato la vita di 94 migranti che si trovavano in difficoltà su una piccola barca a vela, alla deriva da diversi giorni.

La doppia impresa la racconta lo stesso Aiello

Il racconto di questa impresa è stato fornito dal primo ufficiale di macchina della nave, Salvatore Aiello, originario di Pozzallo, che ha fatto sapere di essere stato impegnato in entrambe le operazioni: quella di salvataggio dei migranti e quella di conquista del record mondiale. Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha elogiato pubblicamente la coraggiosa impresa di Aiello, definendola “piacevole e interessante” e sottolineando l’orgoglio della città per la sua impresa. Lo ha contattato anche telefonicamente con accanto la moglie dell’ufficiale.

In definitiva, la nave “Laura Bassi” ha dimostrato di essere molto di più di un semplice mezzo per la ricerca scientifica: grazie al coraggio e alla determinazione dei suoi equipaggi, ha anche la capacità di salvare vite umane in situazioni di emergenza.

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