DOPO UN ANNO NESSUNA SOLUZIONE PER LE OLTRE 50 UNITA LAVORATIVE LICENZIATE

E’ trascorso oltre un anno tra promesse, pacche sulle spalle, impegni e quant’altro, ma la macelleria sociale avviata e concretizzata dell’amministrazione delle destre a Comiso ha prodotto i suoi risultati. Solo nel settore dei servizi sociali sono rimaste senza lavoro, da un anno, oltre 50 operatrici e operatori che oggi, finita l’indennità di disoccupazione, sono senza alcun reddito abbandonate a loro stesse, figlie e figli di una ignobile vendetta politica consumata ai danni di lavoratori e soggetti deboli da parte degli amministratori. Nei settori dell’assistenza domiciliare agli anziani sono state licenziate 27 persone, dal servizio di assistenza igienico personale agli alunni portatori di handicap grave nelle scuole sono state escluse 9 unità, 10 sono state licenziate nel servizio per la gestione del centro per i portatori di handicap,  7 sono state messe alla porta dal servizio asilo nido mentre sono 3 le operatrici escluse dal servizio ludoteca. La situazione è intollerabile da un anno queste persone, per lo più bisognose e monoreddito, sono state dimenticate, anche umanamente, con conseguenze rovinose per la convivenza civile e per l’acuirsi di una tensione collettiva che sta producendo l’indebolimento della coesione sociale e un diffuso clima di odio.  L’Amministrazione è totalmente disinteressata, anzi prosegue lungo la strada vendicativa e di esclusione delle persone che non si adeguano alle logiche di “regime”. Sono venuti meno tutti gli accordi che il sindaco aveva preso con le organizzazioni sindacali e con il Prefetto secondo i quali “…L’amministrazione comunale nella persona del sindaco avv. Giuseppe Alfano, s’impegna a farsi parte diligente al fine di mantenere i livelli occupazionali e retributivi…” come si legge in uno dei documenti sottoscritti nel 2009 dal sindaco. Alla luce di questi fatti è necessario dunque pretendere risposte concrete e pertanto il Partito Democratico apre una vertenza in città su questo argomento. In rappresentanza del PD avvierò nei prossimi giorni una serie di interlocuzioni: incontrerò le organizzazioni sindacali alle quali chiederò di attivarsi per sostenere questa vertenza, incontrerò i presidenti delle cooperative che gestiscono i servizi socio-assistenziali in Città per capire che programma di assunzioni hanno nell’immediato futuro e con quali criteri e infine vedrò l’Assessore ai servizi sociali del Comune per conoscere se e come intende farsi carico di questo problema, invitandolo ad attivare gli ammortizzatori sociali di competenza comunale, previsti dalle leggi regionali come le borse lavoro, per accompagnare queste lavoratrici  in questo drammatico momento di difficoltà. Se le risposte dovessero essere negative saremo costretti a mettere in azione forme, anche eclatanti, di protesta. 

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