Dopo le temperature miti e la siccità arrivano freddo e piogge

Dopo le temperature decisamente miti che si sono registrate fino ad oggi, è in arrivo un ciclone artico che porterà freddo e gelo durante il periodo dell’Epifania. Sono queste le previsioni di Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it. L’inizio del nuovo anno sarà caratterizzato da condizioni meteorologiche prevalentemente stabili e miti su molte regioni italiane. Le temperature tenderanno ad aumentare, con valori compresi tra 17 e 21 gradi di giorno al Centro-Sud.

Tuttavia, questa situazione cambierà in prossimità dell’Epifania. A partire dal 5 gennaio, un vortice ciclonico raggiungerà il Mar Mediterraneo, portando peggioramenti sulle regioni settentrionali e centrali, con piogge diffuse, soprattutto nel Nordest e in Toscana. Nella giornata dell’Epifania, il 6 gennaio, il ciclone si sposterà verso sud-est, portando una situazione più critica al Centro-Sud, specialmente sul versante tirrenico.

ARRIVA IL FREDDO ARTICO

Contemporaneamente, l’anticiclone delle Azzorre, esteso verso l’Islanda, favorirà l’arrivo di aria artica in Europa, incluso l’Italia. Questa aria fredda potrebbe giungere verso l’8 gennaio, quando l’Italia sarà ancora influenzata dal vortice ciclonico e ciò provocherà un netto calo delle temperature, con una diminuzione fino a 7-8 gradi al di sotto della media del periodo.

IN SICILIA E’ STATO IL MESE DI DICEMBRE MENO PIOVOSO IN ASSOLUTO

La situazione meteorologica registrata durante il mese di dicembre ha segnato il quarto mese consecutivo di significativi deficit negli accumuli pluviometrici in Sicilia. Questo ha portato a una situazione in parte inedita, anche rispetto ai periodi di siccità gravi degli anni ’70 e ’80 e a quello del 2002. Secondo l’analisi dei dati storici delle precipitazioni dal 1921, mai nella regione siciliana le piogge erano state così scarse nel secondo semestre dell’anno. Questa scarsità di precipitazioni si è rivelata, in media regionale, inferiore persino alla grave siccità del 1977.

Sebbene al momento il deficit pluviometrico non risulti altrettanto critico nei confronti dei bilanci pluviometrici a medio termine, ciò è dovuto esclusivamente alle piogge anomale verificatesi nei mesi di maggio e giugno. Tuttavia, questi eccessi hanno causato danni significativi a diverse colture agricole. In sostanza, mentre il bilancio pluviometrico a breve termine potrebbe non sembrare così grave, l’accumulo pluviometrico durante il secondo semestre dell’anno è stato estremamente insufficiente e inferiore alle medie storiche, causando preoccupazioni significative per l’agricoltura e le risorse idriche della regione.

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