Dopo apertura Mudeco, Gurrieri: “Si rilanci il Castello di Donnafugata”

“Il Mudeco, museo del costume di Ragusa, è aperto e adesso è compito di tutti farlo crescere, rispettarlo e valorizzarlo affinché diventi davvero un’eccellenza della nostra città”. E’ quanto sottolinea il consigliere comunale Giovanni Gurrieri intervenuto all’inaugurazione della struttura ospitata all’interno del castello di Donnafugata. “La politica al servizio della cultura e non la cultura al servizio della politica. Riprendo ben volentieri le parole di Giuseppe Nuccio Iacono perché siano esempio per tutti e perché tutti si impegnino in modo costruttivo – spiega ancora Gurrieri – Dopo questo momento iniziale d’apertura mi sento in dovere di fare una riflessione a voce alta e nel modo più sereno e costruttivo. Adesso è davvero importante legare efficacemente la nostra offerta culturale con l’obiettivo di proporci al mercato turistico attraverso un assetto organizzato, proprio come avviene per molte altre località. 


Donnafugata deve essere l’anello di un’offerta turistica integra e messa in rete. Un progetto che coinvolga tutta la città, andando ad interloquire con altri enti pubblici ed ecclesiastici, Soprintendenza e Diocesi in primis. E naturalmente in sinergia con i privati che già operano in ambito della fruizione e della promozione del patrimonio culturale. Adesso è il tempo di ottimizzare le risorse e le energie al fine di produrre impiego e sviluppo partendo dal patrimonio esistente. 


La cultura può anteporsi alla migrazione e generare ricchezza. Quanto al Mudeco e alla sua apertura, ritengo che la cultura vince ed è esempio di continuità amministrativa a beneficio della comunità ragusana e non solo. Però adesso mi aspetto che si intervenga sull’immagine del castello, a partire dal parco che necessita di immediati interventi e non soltanto di cura e manutenzione del verde ma ad esempio un progetto di riqualificazione del labirinto, della coffee house, dei cenotafi e di tutti quegli elementi artistici che richiedono immediati interventi di restauro, cosi come la chiesetta, il monaco e il tholos astronomico, il tutto correlato da un serio progetto illuminotecnico. E infine il decoro urbano come avevo già proposto un anno fa, un progetto come quello presentato ieri non può incastonarsi in un ambito che va assolutamente migliorato a partire dalla segnaletica ai parcheggi, passando per la viabilità. Non possiamo fermarci proprio adesso”.

 

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