È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Doping ciclismo: perquisizioni a Ragusa e Brescia. Chiesti chiarimenti su Caruso e Colbrelli
01 Lug 2022 18:24
Ci sono anche due ciclisti italiani nel mirino nell’operazione contro il doping condotta dalle forze di polizia italiane e di altri sei Paesi: i carabinieri del Nas hanno eseguito perquisizioni a Brescia e a Ragusa, sequestrando diverso materiale. La notizia la riporta l’agenzia Agi secondo cui ci sarebbe la necessità di approfondire la posizione di due ciclisti in particolare, ovvero il ragusano 34enne Damiano Caruso e Sonny Colbrelli, il 32enne di Desenzano del Garda che il 21 marzo aveva avuto un arresto cardiaco all’arrivo della prima tappa del Giro di Catalogna. Entrambi militano nella Bahrain Victorious, la squadra al centro dell’indagine europea coordinata da Europol e Eurojust partita su impulso della Procura di Marsiglia per “acquisto, trasporto, detenzione e importazione di sostanze proibite per l’utilizzo sportivo senza prescrizione medica”.
Sempre secondo quanto riporta l’Agi, oltre che in Italia, le perquisizioni sono state eseguite in Francia, Belgio, Spagna, Croazia, Polonia e Slovenia, tra il 27 e il 30 giugno. C’e’ stato anche un raid compiuto dalla polizia danese nell’hotel che ospita la squadra della Bahrain-Victorious a Copenaghen, teatro della cronometro inaugurale del Tour de France. Europol, che ha coordinato i blitz in raccordo con Eurojust e le polizie e le magistrature nazionali, ha riferito di perquisizioni nelle stanze e nei magazzini di ciclisti e membri di staff tecnici in 14 localita’ con tre persone interrogate e le sostanze sequestrate sono state consegnate ai laboratori per le analisi. Europol ha fatto sapere di aver spedito una decina di agenti nei Paesi coinvolti “per facilitare lo scambio di informazioni e fornire sostegno scientifico per gli apparecchi elettronici sequestrati”. foto di repertorio
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