DOMENICA SCORSA UN SUCCESSO, NELL’AMBITO DI “RAGUSA RIDE”,

Rapinare una banca? Tutt’altro che facile. Ma quando ci si mette di mezzo un testo teatrale composto da Samy Fayad, l’adattamento dal napoletano al siciliano e una compagnia spassosa come quella dell’Hobby Club di Acate ecco che ne viene fuori una formula dal divertimento garantito, delizia per qualsiasi palato. “Come si rapina una banca” è stato portato in scena, domenica scorsa, con la direzione di Sergio Spada, alla Scuola regionale dello sport nel contesto della kermesse “Ragusa Ride”. Un cambio di location rispetto al tradizionale piccolo teatro della Badia. “Perché il nostro intento – dice Maurizio Nicastro, direttore artistico della kermesse per conto dell’associazione culturale PalcoUno – è quello di sperimentare nuovi spazi, di fare conoscere agli spettatori realtà differenti da quelle tradizionali. Un nuovo percorso, oltre a quello già portato avanti e che proseguirà anche in futuro, che non può fare che bene al teatro amatoriale”. L’appuntamento di domenica scorsa, molto seguito, era tra l’altro inserito nella selezione provinciale che decreterà il partecipante dell’area iblea al festival del teatro comico programmato per il periodo estivo. E così gli spettatori hanno avuto l’opportunità di votare la pièce teatrale. E lo stesso faranno gli internauti da casa grazie alla possibilità di visionare alcuni spezzoni della commedia comodamente seduti sulla propria poltrona preferita. La commedia “Come si rapina una banca” è stata interpretata con perizia dagli attori di una compagnia, quella acatese, che esiste ormai da anni. “Siamo nati quasi per gioco e grazie alla passione per il teatro di un gruppo di ragazzi – dice il regista Sergio Spada – nel lontano 1981. E’ stato un gioco quello portato avanti per anni da ragazzi che, per sfuggire alla monotonia di una piccola cittadina dove l’unico svago era il trovarsi assieme nelle adunanze religiose la domenica, s’inventavano sketch e scenette, messi in scena senza tante pretese, ma con la fantasia e l’entusiasmo di chi riesce ad improvvisarsi artista sfruttando solo la propria indole. Dal 1981 sono trascorsi quasi 35 anni e la compagnia, in continuo crescendo, ha visto il susseguirsi di numerosi successi rappresentati ovunque”. Sforando i canoni per cui era nata e uscendo dalle semplici e grossolane scenette da parrocchia, la compagnia ha sentito viva l’esigenza di crescere; con la scelta di spettacoli veri e propri è andata oltre e ha portato il nome dell’Hobby Club fuori dal perimetro paesano, favorendone così, pian piano, notorietà nell’intera provincia, fuori provincia e persino all’estero (Argentina, Stati Uniti, Canada). “Oggi, però – continua Spada – il numero degli attori si è ridotto. Ed è per questo motivo che chiediamo ai più giovani di scommettersi insieme a noi. Anche se, spesso e volentieri, questi appelli artistici cadono nel vuoto. Non ci nascondiamo nel dire che questa commedia è stata scelta per l’esiguo numero di attori in scena. E’ stata quasi una necessità anche se il testo è divertentissimo, come ha avuto modo di appurare il pubblico di domenica scorsa. A volte ci rammarichiamo perché non riusciamo a coinvolgere nella maniera dovuta i giovani di Acate. Eppure, fare teatro è qualcosa di altamente stimolante oltre che estremamente formativo. Noi speriamo che nella nostra cittadina, il numero di chi si interessa a questa magnifica arte possa crescere in maniera esponenziale”. Intanto, domenica prossima, 8 novembre, al teatro della Badia, la rassegna continua. Si esibirà la compagnia La Giara di Giarratana che porterà in scena una commedia in tre atti di Lucio Galfano dal titolo “Mamà mi vulissi maritari”.

 

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