DISTRETTI PRODUTTIVI SICILIANI A DIFESA DELL’AGROALIMENTARE

 

Insieme a difesa dell’Agroalimentare. Con spirito costruttivo, per un virtuoso percorso comune da imboccare e sostenere con lineari argomentazioni e incisive azioni di carattere operativo, economico e politico. Questo il progetto strategico elaborato dai responsabili del Distretto produttivo siciliano lattiero caseario, condiviso dai distretti delle Filiere agroalimentari dell’Isola, nell’interesse dei rispettivi settori produttivi. Certamente positivo, al riguardo, l’incontro che si è svolto presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Catania, fra i legali rappresentanti dei distretti “Lattiero-caseario”, “Avicolo”, “Agrumi di Sicilia”, “Cereali swb”, “Carne bovina”.

Esaminate le questioni di comune interesse, tutti i convenuti si sono dichiarati d’accordo sulla necessità di chiedere al Governo regionale lo snellimento delle procedure, la semplificazione di alcuni complicati passaggi burocratici ed anche una più vigorosa azione amministrativa, per un possibile, concreto e immediato utilizzo dei finanziamenti europei per lo sviluppo. L’intento è quello di superare i limiti che hanno impedito ad alcuni distretti direttamente interessati alle attività agricole, per una questione procedurale complessa e difficile, la partecipazione ai bandi emanati dall’assessorato regionale alle Attività Produttive. Irrilevanti, infatti, ad oggi, le somme destinate in Sicilia alle filiere dell’Agroalimentare. Urgente e importante, pertanto, il problema da affrontare, considerato che è già stata avviata la programmazione per l’utilizzo dei fondi comunitari 2014/2020, senza considerare, fra l’altro, che devono ancora essere destinati i residui fondi relativi alla programmazione 2007/2013. I responsabili dei distretti presenti all’incontro, a conclusione dei lavori, hanno elaborato un documento di sintesi, con precise proposte da discutere e definire nel corso di un confronto, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Linda Vancheri, e dell’assessore regionale alle Risorse, Dario Cartabellotta. Il settore, ribadiscono i dirigenti dei distretti, richiede un intervento definitivo da parte della Regione, che possa condurre alla sottoscrizione da parte degli enti interessati di un documento ampiamente condiviso. “L’avvio della nuova programmazione – dice Enzo Cavallo, presidente del Distretto lattiero-caseario, – impone scelte semplificative e concrete a favore delle imprese delle diverse filiere del settore agroalimentare, costrette, fino ad oggi, a subire le negative conseguenze di una regolamentazione complessa e incapace di mettere a buon profitto i fondi europei che altre Regioni ed altri Paesi hanno saputo spendere, a vantaggio delle economie locali. Siamo impegnati più che mai – aggiunge Cavallo – a far valere le giuste ragioni delle numerose imprese interessate, costrette ad affrontare le difficoltà della crisi economica e a patire, inoltre, l’esclusione dai finanziamenti del Fesr. Le azioni da noi portate avanti, mirano a fare chiarezza ed anche giustizia di metodi e lentezze amministrative e burocratiche che hanno prodotto guasti a volte irreparabili per le nostre realtà produttive. L’incapacità di attingere fondi europei e di spenderli, rappresenta un “monumento di indolenza” della politica rispetto allo spirito di sacrificio e all’impegno di chi, facendo impresa, contribuisce alla crescita e allo sviluppo civile ed economico della società”.

  

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