Distretti produttivi, nasce comitato siciliano. C’è anche Enzo Cavallo

 Con decreto dell’Assessore delle Attività Produttive, on. Mimmo Turano è stata istituita la Consulta Regionale dei Distretti Produttivi siciliani. Un adempimento che completa l’iter procedurale per mettere il Dipartimento nelle condizioni di operare nell’interesse delle diverse filiere produttive per dare seguito ai “patti di sviluppo” presentati dai Distretti che hanno chiesto ed ottenuto il riconoscimento istituzionale di legge.

Enzo Cavallo ne farà parte quale rappresentante del Diprosilac.

“Si tratta di un altro passo importante nel percorso di valorizzazione dei distretti che abbiamo tracciato con il presidente Musumeci – ha dichiarato l’assessore Turano. Con la istituzione della Consulta viene di fatto attivato l’organismo di coordinamento e di concertazione dei distretti che hanno ottenuto il riconoscimento, per il monitoraggio delle esigenze delle diverse filiere”.

“Completati i vari passaggi speriamo di essere convocati al più presto per individuare i percorsi che debbono portarci al conseguimento di risultati utili alle imprese – ha sottolineato Enzo Cavallo. Il nostro Distretto è già al lavoro dal mese di marzo e cioè dall’indomani dell’avvenuta presentazione della richiesta di riconoscimento. Grazie anche alla preziosa disponibilità dell’assessore regionale dell’agricoltura On. Edy Bandiera, facciamo parte della “governance agricoltura” nell’ambito della quale coordineremo le iniziative e le azioni riguardanti la zootecnia da latte,  abbiamo già tutto pronto per l’utilizzo del marchio QS e stiamo lavorando per la definizione della proposta della misura 14 del psr  per il benessere animale. Per non trascurare il fatto che, grazie al distretto i formaggi siciliani dop sono stati inclusi nel bando Agea per gli indigenti con uno stanziamento di oltre un milione ed ottanta mila euro (di il 75% per il ragusano dop).

La nostra presenza nella consulta voluta, istituita e presieduta dall’Assessore Turano ci consente di portare proposte utili per la complessiva valorizzazione dei distretti e di trovare spazi e risposte per la zootecnia da latte. Nonostante le immancabili difficoltà burocratiche e congiunturali, penso che si può essere fiduciosi. In ogni caso ci saremo in tutti i momenti che se ne ravvisa la necessità per portare la voce e le istanze degli allevatori e della filiera del latte siciliano e dei suoi derivati di straordinaria qualità, non sempre valorizzati come dovuto nell’interesse dei produttori e dei consumatori”

 

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