È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
DISCORSO PROGRAMMATICO
16 Lug 2013 05:49
La rivoluzione tanto attesa e agognata ci ha portato qualcosa che avevamo perso per strada, qualcosa che, forse, nemmeno gli stessi rivoluzionari apprezzeranno perché più avvezzi alla lingua degli SMS e ai comizi di Grillo. Torneremo ai tempi in cui assistere ad una seduta del Consiglio Comunale era un piacere per l’eloquio competente, forbito e trascinante degli oratori. Mi riferisco ai tempi di Ciccio Baieli, di Giorgio Chessari, dell’avv. Barone che incantavano al di là delle idee politiche. Non è che in tempi recenti non ci siano stati elementi da ascoltare ma, in ogni caso, non hanno potuto esprimere il meglio perché è normale che ci adegui all’uditorio.
Oggi abbiamo potuto assistere al primo assaggio con il discorso del neo Presidente, i cui interventi, d’ora in poi andranno registrati, per necessità: basti pensare che nel discorso, nemmeno tanto lungo, ha inserito ben 7 o 8 citazioni di personaggi illustri del passato, di politici, di scrittori, che vanno trascritte per poterne assaporare compiutamente senso proprio e attinenza al discorso.
Ci può essere chi non condivide le idee politiche, le linee programmatiche, i toni talvolta esasperati, il costante, forse apparente, atteggiamento di chi è al fronte, di fronte alle linee nemiche, pronto e votato a eliminare o a essere eliminato, lui stesso si è paragonato a un uomo di trincea, ma, per onestà intellettuale non si possono non apprezzare contenuti e spirito dei discorsi ancorchè non condivisi.
Il discorso del neo Presidente del Consiglio è partito da considerazioni etico-politiche per chiudere con un nutrito carnet di interventi programmatici che, sotto certi aspetti, tradivano la fresca candidatura che aveva messo in ordine le idee dedicate alla città.
Parole scontate all’inizio, come il voler conquistare anche la fiducia di coloro da cui non ha avuto il voto o la speranza di essere all’altezza del ruolo, subito la citazione di Martin L. King per significare il suo non tacere di fronte alle cose che contavano. Un ruolo che va rivestito con dignità e libertà, che oggi assume per garantire la dignità delle parti, per la dignità e libertà di tutto il Consiglio.
Un Consiglio che deve ispirarsi all’orientamento etico dell’ ‘essere per’, che deve avere anche nel linguaggio un ruolo di prestigio, un discorso etico improntato all’amore per il bene comune che arrivi al disprezzo di sé. Occorre essere protagonisti di una politica di splendore, come merita, con una immagine diversa, apprezzata e imitata.
Il Consiglio deve diventare se non palestra, certo esposizione di cultura politica, occorre svolgere un lavoro nelle scuole, invitando regolarmente gli alunni ad assistere sedute del Consiglio, occorre far intervenire anche le categorie produttive, occorre rivedere il rapporto fra politica e cultura.
Occorre ridare dignità alla nostra città, dove qualcosa non funziona perché ci sono commissari dappertutto, occorre rifarsi a Enrico Berlinguer che parlava di politica dei pensieri lunghi.
Qualcosa è cambiato in città, si avverte dalla partecipazione.
Poi una pioggia di suggerimenti, di iniziative, di cose da fare, semplicemente, come cose di ordinaria amministrazione: allora una Villa di Ibla che non può essere chiusa alle 21.45, lampade da sostituire nei faretti, bambinopoli da rendere fruibili, ma anche bagni pubblici che funzionino e restino aperti, programmazione per l’apertura serale delle Chiese, almeno fino alle 23, bus per Ibla giornalieri, pensiline adeguate alle fermate, illuminazione pubblica, rete idrica e manto stradale dissestato. Il lavoro non manca, ma si deve far sì che la gente possa acceder al lavoro.
Ultimi dati, attendibili perché del CENSIS, danno Ragusa come terza città, dopo Napoli e Caserta, per rischio emergenza sociale.
Ci vuole attenzione per le infrastrutture, tanto da auspicare un gruppo dedicato all’interno della Commissione Territorio, si deve tentar i entrare nella proprietà dell’aeroporto di Comiso, ci si deve appropriare delle funzioni di pertinenza della provincia regionale, perché scuole, strade e Università stanno per arrivare al capolinea.
Ormai Iacono è un fiume in piena, Piano Regolatore, Parchi Urbani, impianti di compostaggio, turismo al di sotto dei trend nazionali, case popolari, Marina di Ragusa, sportelli donna e antiviolenza, un pensiero grato al personale del Comune.
Un programma di cose da fare che, messo insieme a quello degli alleati, non può che cambiare, in bene, il volto della città. Buon lavoro !
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