Il Comitato Direttivo regionale del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero-Caseario, aperto alla partecipazione ed al contributo dei componenti del Comitato Tecnico Scientifico, è stato convocato per martedì primo dicembre (alle 10.30) a Ragusa presso la sala conferenze della ex Provincia Regionale, per i componenti dell’area Iblea in video conferenza con l’aula consiliare del comune di Cammarata in provincia di Agrigento, con i referenti di Catania e con la Facoltà di Agraria dell’Universita’ di Palermo, per gli altri componenti rappresentanti dei rispettivi territori dell’isola.
All’ordine del giorno la proposta di rimodulazione del “patto di sviluppo” su cui si fonda il Distretto, in vista della sua scadenza fissata per il prossimo 31 dicembre.
Il Direttivo dovrà pronunciarsi sulla proposta del Comitato Esecutivo che si prefigge il pieno e massimo coinvolgimento di tutti i soggetti imprenditoriali, associativi ed istituzionali, interessati alla aggregazione, organizzazione, promozione, valorizzazione ed al concreto ed utile rilancio della filiera lattiero-casearia: uno dei pilastri portanti della economia siciliana. Prevista inoltre la discussione sull’iter, avviato da mesi dal Distretto, per la approvazione dei disciplinari dei latticini e dei formaggi tipici siciliani per dare la possibilità ai produttori di poter acquisire il marchio “Q.S.Sicilia” per la facile individuazione da parte dei consumatori, dei prodotti e degli alimenti ottenuti con latte prodotto esclusivamente in Sicilia.
Per l’occasione il Comitato dovrà esprimersi sul recente accordo sul prezzo del latte siglato con l’intervento del Ministro delle Politiche Agricole e dovrà definire la posizione del Distretto per giungere in tempi celeri al suo recepimento in Sicilia.
“Chiederemo al Comitato direttivo di avviare un processo di rimodulazione del patto di sviluppo distrettuale. È vero che l’immobilismo della Regione non ci ha fatto conseguire i risultati che ci eravamo prefissati ma è anche vero che è assolutamente necessario proseguire nel cammino avviato col coinvolgimento di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della filiera lattiero casearia siciliana ed una ulteriore sensibilizzazione del Governo Regionale. Per questo chiederemo al Comitato Direttivo di deliberare l’aggiornamento del patto per il suo adeguamento alla mutate esigenze delle Imprese e degli allevatori e dei caseificatori in particolare, oltre che in relazione alle proposte formulate in sede di programmazione 14/20 ed alle misure previste per l’accesso ai fondi comunitari. Per non dimenticare che il distretto può e deve continuare a fungere da cabina di regia di un una filiera e di un settore che può avere un futuro solo se riesce a muoversi e a distinguersi con strategie ed azioni unitarie e non contrastanti rispetto agli obbiettivi che necessita perseguire”.