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Dimensionamento scolastico. Da Modica un secco no alla delibera votata lo scorso 21 novembre a livello provinciale
28 Nov 2023 10:19
Contrari le famiglie degli alunni, contrari i docenti, contrarie anche le rappresentanze sindacali unitarie, in questo caso le RSU. E mentre è atteso per oggi, alle 15.30, il corteo di protesta silenziosa organizzato dai genitori del Plesso “Sant’Elena” di Modica in contestazione al piano di dimensionamento scolastico che accorperebbe i loro figli al Comprensivo “Carlo Amore”, rispetto all’attuale “Santa Marta- Ciaceri” e che non sarebbe “in linea con quanto auspicabile da insegnanti, genitori e alunni”.
Lapidarie le Rsu sulla vicenda dimensionamento a Modica.
“Si sconvolgono tre Istituti Comprensivi per salvare un Circolo Didattico che comunque non riuscirebbe a mantenere, nei prossimi anni, l’autonomia – puntualizzano le rappresentazione sindacali unitarie degli Istituti Comprensivi “S. Marta – E. Ciaceri”, “Carlo Amore” e “Raffaele Poidomani” di Modica – la delibera votata, nei termini in cui è scritta non rispetta il territorio, le esigenze delle famiglie e degli alunni, le professionalità docenti coinvolte e il personale scolastico tutto. Ciò si evince dalla posizione dello stesso Ufficio scolastico provinciale, che aveva proposto una soluzione diversa e più fedele alla realtà scolastica modicana. Tale votazione viola i diritti degli alunni, non garantendogli il principio della continuità didattica nel loro percorso di crescita e di apprendimento. In particolare, non tiene conto dei soggetti più fragili, che perderebbero la continuità con i loro insegnanti curriculari e di sostegno”.
Il principio di territorialità messo in discussione con la nuova geografia scolastica?
“All’Istituto Comprensivo S. Marta– Ciaceri viene tolto il plesso di S. Elena per sostituirlo con due plessi ubicati in zona Sorda, oggi appartenenti all’Istituto Comprensivo Raffaele Poidomani, lontani dalla sede centrale S. Marta sia come ubicazione che come utenza e caratteristiche logistiche e organizzative – spiegano le RSU – l’Istituto Comprensivo Carlo Amore, perdendo il plesso De Amicis, mantiene il plesso S. Teresa, sempre ubicato a Modica Alta, non potendo garantire la continuità didattica tra i due plessi mantenuta fino ad oggi; inoltre dovrebbe fare i conti con il nascente polo Modica Alta che avrebbe vita breve e determinerebbe un’ulteriore dispersione di risorse. Gravissima la decisione di togliere all’Istituto Comprensivo S. Marta – Ciaceri un intero corso di scuola secondaria di I grado nel plesso S. Elena, danneggiando fortemente l’istituto che, ubicato nel centro storico di Modica, zona a forte decremento demografico e con caratteristiche logistiche particolari, avrebbe vita breve – è quanto sostengono le RSU – anche il nascente Istituto Comprensivo “Piano Gesù” a Modica alta partirebbe già svantaggiato, con un numero complessivo di alunni esiguo, che comporterebbe, a seguito del calo demografico, nel giro di pochi anni, alla scomparsa dello stesso.
La richiesta delle rappresentanze sindacali unitarie degli istituti scolastici.
“In considerazione del trend demografico degli ultimi anni, visibilmente in ribasso, le peculiarità del territorio modicano, le forti differenze tra i quartieri del centro storico e quelli di espansione edilizia e demografica, la tutela della continuità educativo-didattica e il mantenimento dei posti di lavoro di tutte le componenti scolastiche – si chiede di rivedere la votazione al tavolo provinciale dello scorso 21 novembre rivalutando la proposta dell’Ufficio Scolastico Provinciale, con il mantenimento di quattro Istituti Comprensivi in territorio modicano”.
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