DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI MODICA IGNAZIO ABBATE E DELLA MAGGIORANZA CONSILIARE

 Alla fine, il conto più salato della spending review dovrebbero pagarlo loro: Comuni e Regioni.

I gufi e gli sciacalli possono stare sereni, per dirla con un lessico caro al premier Matteo Renzi. Perché le coperture del bonus Irpef da 80 euro al mese ci sono, eccome. Soltanto che gravano, ancora una volta, sulle tasche dei contribuenti italiani. È su di loro, infatti, che i Comuni inevitabilmente scaricheranno l’effetto del taglio di 380 milioni di euro imposto dal Governo agli enti locali per coprire i 6,5 miliardi di euro necessari a finanziare il bonus di Renzi, negli otto mesi del 2014 quando è stato adottato. Una pagina di storia della politica italiana che ha risvolti nel presente.

Lo vediamo tutti che l’aumento della Tasi è anche un effetto di questa grande politica finanziaria creativa da parte del governo PD.  I tagli per il 2014 dell’imposta sui rifiuti non sono stati effettuati con una reale copertura; infatti da un’attenta analisi sul territorio nazionale ci sono comuni con casacca PD con aliquote più alte di Modica:

 

Catania al 3,3  per mille

Modena 3,1  per mille

Vittoria 2,0 per mille

Comiso 2,5 per mille

Firenze 3,3 per mille

Livorno 2,5 per mille

Bergamo 3,2 per mille

 

Queste solo alcune delle città targate PD dove la demagogia imperante nazionale fa i conti reali sui tagli dei trasferimenti nazionali agli enti pubblici, e infine troviamo anche una città grillina Parma dove l’aliquota sale al 3,3 per mille.

Nel comune di Modica dopo l’ennesimo attacco sterile nella seduta del consiglio di ieri sera da parte dell’opposizione capitanata dal PD bifronte, l’aliquota risulta sempre tra le più basse d’Italia attestandosi al  1,85 per mille.

Questi sono numeri e non parole, continui attacchi di chi ovviamente fa continua demagogia su dati e coperture prive di fondamento.

Ma il governo non doveva confermare il bonus Irpef senza introdurre nuove tasse?

Peccato, però, che i Sindaci, che provengono già da anni di spending review a fronte di continue riduzioni dei trasferimenti dello Stato, non possono che reperire risorse o aumentando le tariffe sui servizi pubblici comunali oppure aumentando il prelievo della Tasi e quindi le aliquote.

Questo è uno Stato che premia chi tassa molto e induce a farlo chi non vorrebbe.

 

 

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