DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI SINISTRA, ECOLOGIA E LIBERTÀ, VITO D’ANTONA

In merito al dibattito politico ed amministrativo sulla costruzione in corso dell’edificio sulla collina dell’Itria, dopo avere presentato una interrogazione per l’ottenimento da parte dell’Amministrazione Comunale di Modica o della Soprintendenza di Ragusa di un provvedimento di sospensione dei lavori per approfondimento, ci pare doveroso intervenire in ordine alle risposte fornite dall’Assessore all’Urbanistica e dal Partito Democratico di Modica.

   Le dichiarazioni rilasciate ci sembrano il frutto di assenza di memoria storica e di volontà di cambiamento da parte di un gruppo dirigente che, in modo preoccupante, con le proprie posizioni, rischia di cancellare decenni di storia e di battaglie del Centrosinistra di Modica in difesa del territorio e dell’ambiente.

   L’approccio tecnicistico al problema o le invettive nei confronti di chi, forze politiche, consiglieri o cittadini, si indignano, protestano e chiedono legittimamente spiegazioni su come sia possibile consentire una ferita così grave al territorio, da parte di chi ha il compito e gli strumenti per impedire tutto ciò, o, almeno provarci con tutte le forze e i mezzi a disposizione, appaiono lontani anni luce dalle posizioni che con grande coraggio si intestava fino a qualche anno addietro il Centrosinistra modicano, compreso l’attuale Sindaco.

   In questo senso voglio ricordare che le autorizzazioni formalmente ineccepibili e i pareri correttamente rilasciati non impedirono ai partiti e ai consiglieri del Centrosinistra, Ds e Margherita, oggi in parte confluiti nel Pd, di chiedere, nella città con azioni politiche, e in Consiglio Comunale, con interrogazioni, mozioni ed ordini del giorno, provvedimenti di sospensione di lavori in corso o revoche di autorizzazioni, nell’interesse della tutela e della salvaguardia del territorio.

   Al Sindaco vorremmo ricordare, senza andare a tempi più lontani, la mobilitazione dei cittadini e l’attività tenace del Centrosinistra contro quello che allora definimmo un tentativo di aggressione del territorio di Giarrusso e Cava Gisana negli anni 2002/2007, attraverso la realizzazione di progetti quali il kartodromo, l’impianto di biomasse, l’impianto di trattamento dei rifiuti, ecc., progetti poi non realizzati.

  Riteniamo che le sensibilità e l’attenzione verso la tutela del nostro patrimonio, ambientale e architettonico, da parte di un numero sempre crescente di cittadini e, in particolare di giovani, non ammette un atteggiamento remissivo, ma, al contrario, richiama ad  una attività costante rivolta ad ostacolare interventi di vera aggressione al territorio. 

  In questa direzione, insistiamo affinchè sulla vicenda in sé dell’edificio e in generale sulla tutela del nostro territorio, anche in assenza della Variante al Prg, si manifesti un cambiamento e una svolta da parte dell’Amministrazione Comunale.

    

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