DICA 2 VOLTE 33

Le dichiarazioni vanno e vengono, ma il loro senso non cambia: L’Italia è sotto osservazione dei poteri politici ed economici europei che auspicano nell’ambito strutturale organizzativo e burocratico delle riforme incisive per richiamare investimenti e farci superare questo periodo di crisi che iniziata alcuni addietro sta dimostrando ora la sua incidenza nell’economia nazionale.

Il volto del malessere nazionale bisogna guardarlo per quello che veramente esprime e trasmette non solo a noi, ma ai mercati esteri.

Il ruolo da svolgere cui ora è chiamata nel suo complesso,la politica è per le cennate esigenze di decisiva importanza e per quello che farà o consentirà di fare i cittadini elettori alla prima occasione di certo daranno un voto o di plauso o di biasimo.

Le continue schermaglie verbali cui ci fanno assistere non sono di certo un viatico per quello che invece bisogna affrontare e risolvere. Le polemiche sterili o il non assumere di fronte ai problemi posizioni chiare e nette per non scontentare l’elettorato di riferimento non sono destinate a durare perché sarà travolto, quanto meno in buona parte, dal maggior malessere economico che  includerà  anche le categorie che si intendono proteggere.

La Germania, forte e decisiva, esporta nei paesi europei l’80 per cento della sua produzione industriale e quindi ha tutto l’interesse a che anche il nostro Paese si ponga con appropriate modificazioni strutturali in condizione di comprare prodotti tedeschi di vario genere e specie.

Ma importanza forse eguale a quello economico e di modifiche strutturali è da ricercare nel potere politico di cui dispone il nostro premier per mandare avanti e fare approvare queste indispensabili modifiche strutturali che spettano da una ventina d’anni di essere adeguate ai tempi.

Le lezioni europee del 25 maggio sono state l’occasione per attribuire al governo quali il 41 per cento dei voti, ma hanno avuto un significato squisitamente politico perché si votavano i parlamentari europei e non quelli nazionali .All’interno del pd  esiste, opera e si fa molto sentire una minoranza agguerrita e preparata che ha dimostrato, come per l’eliminazione del’attuale bicameralismo, quanto tempo ha richiesto per pervenire al risultato che il partito intendeva velocemente raggiungere.. La formazione penta stellata intendendo protestare contro tutti non può allearsi con nessuno perche altrimenti viene a perdere il principale argomento che le ha consentito di essere destinataria di milioni di voti.

Il dado certo è quindi che l’Europa vuole e pretende l’effettiva realizzazione delle riforme strutturali per poi, eventualmente, incominciare a parlare di flessibilità. A queste benedette riforme, in verità alcune delle quali molto vaghe e generiche, si opporranno con tutte le loro forze quelle categorie che vi saranno coinvolte. Si pensi alle migliaia di società partecipate da regioni ed enti locali che a prescindere se hanno bilanci in rosso non contribuiscono al benessere comune. Si pensi, ad esempio, che esisteva una comunità montana a meno di 20 metri dal livello del mare e che è stata eliminata.

I 1000 giorni che ha chiesto il presidente Renzi possono essere molti o pochi in diretto rapporto con il potere politico di cui dispone il governo. Se lo possiede,potrà essere in grado d iniziare e concludere in un paio di giorni gli incontri e le discussioni infinite di quanti delle riforme sono coinvolti. Questo non vuol dire affatto che la ragione sta solo da una parte e il torto dell’altra. Alcune modifiche possono essere obiettivamente incongrue, inutili e solo apparentemente necessarie.

In alternativa alla realizzazione dei programmi di cui si è fatto interprete e promotore il governo 

dobbiamo aspettarci gli ispettori europei e a quel punto non ci sarà pensilina in grado di non farci bagnare. Un paese commissariato è un dramma storico e con rispetto parlando per tutti gli altri paesi l’Italia si chiama Italia.

                                                                             Politicus

 

 

 

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