DEMOLIZIONE SISTEMATICA DELLA SCUOLA PUBBLICA

E’ da più di 3 settimane che un presidio davanti all’USP manifesta per testimoniare il grave stato della scuola pubblica specie nella nostra provincia, compreso lo sciopero della fame attuato da Pietro APRILE, Enzo FIGURA e Peppe AGOSTA.

Constatiamo l’assenza degli organi istituzionali principali, come il Sindaco di Ragusa e il Presidente della provincia per dare solidarietà a chi lotta per difende la scuola pubblica.

La perdita dei posti di lavoro colpisce tante categorie di lavoratori ma sappiamo che nella scuola  la perdita dei posti, sono la conseguenza della demolizione sistematica che questo governo vuole attuare nei confronti della scuola pubblica a vantaggio delle scuole private camuffando i tagli indiscriminati (- 130.000 posti) come riforma.

Il sindaco all’apertura dell’anno scolastico visitando le scuole ha affermato che le scelte del governo penalizzano i ragazzi, ma come può dichiarare ciò quando in queste settimane ha dimostrato totale disinteresse per i lavoratori precari in lotta, non fornendo neanche un bagno chimico come avevano richiesto i lavoratori.

Come mai non si è recato ad ascoltare le motivazioni che hanno portato allo sciopero della fame  per comprendere meglio l’azione di lotta di questi lavoratori? 

Vogliamo ricordare al sindaco che questa era una morte annunciata perchè è da 4 anni che il comitato si muove per far emergere questa grave situazione già denunciata durante il consiglio comunale aperto dello scorso anno, ma crediamo che ci sia stata poca attenzione e non ci si può accorgere solo il primo giorno di scuola di quanto sta accadendo, ma ormai sappiamo come funziona  dopo l’avvio dell’anno scolastico ci si dimentica di questi gravi problemi lasciando soli chi vuole difendere la scuola pubblica.

Pensiamo che sia a arrivato il momento non di chiacchiere ma di fatti, i fatti non sono quelli della semplice contestazione che i sindaci di centro destra fanno. I tagli del governo stanno permettendo la destrutturazione dello stato sociale penalizzando scuola, sanità, giustizia, sicurezza… non possiamo dimenticare che il sindaco di Ragusa ha contribuito all’elezione di questo governo e che alle prossime elezione continuerebbe ad appoggiare.

A questo punto non può dire a parole di essere contro la manovra e a difesa del “Territorio” ma cominci a dimostrarlo con i fatti, oppure la pensa come il sindaco Alemanno, che afferma  “non si può lasciare che sia la sinistra ad occuparsene” quindi mero calcolo elettoralistico.

Facciamo un appello a chi ha a ancora a cuore la scuola pubblica, genitori, personale  della scuola, giovani, studenti, associazioni, movimenti, sindacati, enti locali,politici… ad iniziare una vera mobilitazione per tentare di bloccare lo smantellamento della scuola pubblica come la costituzione l’ha pensata e disegnata.

Uniamoci al coordinamento e lottiamo insieme a loro.

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