Democrazia partecipata ad Acate. Ultimo appello prima della scadenza in programma

Il futuro di un territorio, il miglioramento della sua vivibilità, il mantenimento delle sue tradizioni e tutto quanto possa tenere desta l’attenzione di una comunità sulla storia, l’ambiente e la cultura come fattori identitari destinati a promuoverli all’esterno. Il comune di Acate cerca di salire sul treno del programma “Democrazia partecipata” promosso dalla Regione che permette l’erogazione agli enti locali di somme utili a poter realizzare i progetti pensati e da voler realizzare in ambito comunale. C’è una scadenza per farlo. E’ quella di domani, 30 maggio, dopo che l’avviso pubblico era stato emanato e diratmato, come conseguenza ad un atto deliberativo approvato dalla giunta municipale.

Due i progetti da realizzare nel territorio comunale ed a villa Garibaldi.

Su di essi i cittadini si dovranno pronunciare. Uno riguarda “Acate e la tradizione del suo Santo Martire Vincenzo” e riguarda la promozione della festa di San Vincenzo, patrono della cittadina ipparina, importo richiesto 15 mila euro. Il secondo riguarda l’ambiente: “Ripartiamo dalle aree verdi. Ripartiamo dalla villa Garibaldi”, importo richiesto 6mila e 500 euro.
Potranno votare tutti i cittadini residenti sul territorio comunale che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età, nonché le associazioni, le ditte, gli enti pubblici e privati e tutti gli organismi di rappresentazione collettiva che abbiano sede legale od operativa sul territorio comunale. Il proprio gradimento dovrà essere solo su una delle due proposte/idee progetto.

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