DECRETO SBLOCCA ITALIA, LA SENATRICE PADUA RISPONDE

 “Le critiche del comitato provinciale “L’Altra Europa” di Ragusa sul voto “senza fiatare” del decreto Sblocca Italia sono legittima espressione di dissenso e critica all’azione di un Governo di opposto orientamento
politico ma – nello specifico – dimostrano scarsa conoscenza  delle dinamiche e dei lavori parlamentari, o, come in questo caso, un tentativo di fomentare facili scandalismi solo per motivi di contrapposizione partitica e per screditare l’impegno di una rappresentante  istituzionale del territorio”. Lo dice la senatrice del Pd, Venera Padua, a commento  della nota de “L’Altra Europa” in cui si parla del decreto “Sblocca Italia”. “Comprensibili, dunque, le critiche – continua la Padua – ma la coerenza dell’operato politico dei parlamentari la valuteranno i cittadini, che sapranno distinguere la coerenza e l’apporto dei singoli parlamentari all’attuazione del piano di rilancio dell’economia di un Paese a rischio di “default” dall’impegno verbale alla tutela e promozione delle risorse locali”. “Sulla vicenda oggetto di critica, chi fomenta facili scandalismi – aggiunge la senatrice – ha omesso di inserire  l’approvazione, in occasione della votazione del decreto Sblocca Italia, dell’ordine del giorno da me proposto che impegna il Governo nazionale a valutare, in sede di emanazione dei decreti applicativi di competenza del ministro dello Sviluppo economico, l’opportunità di esclusione di zone ad elevata pericolosità sismica, nonché quelle dichiarate patrimonio dell’Unesco. Nessun tradimento ritengo abbia compiuto nei riguardi del territorio ibleo, avendo anzi mostrato una rinnovata energia a difendere strenuamente la nostra terra e a ricercare nel quadro complessivo della strategie di sviluppo dell’economia e di creazione di nuove opportunità di lavoro una mediazione sostenibile. Questo è un percorso, sicuramente sofferto e impegnativo, che rimane comunque  sempre aperto ad un pubblico confronto per esplicitare e valutare  le ragioni di posizioni diverse e politicamente contrapposte. Non ho assolutamente niente da nascondere o da giustificare perché è proprio la mia storia politica personale a testimoniare tutto ciò senza alcuna ombra di dubbio”.

 

 

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