DECISIONI ALLA “FRATISCA” DEL COMUNE DI MODICA

Noi come Pd non condividiamo molte delle decisioni adottate da quest’amministrazione perché insufficienti o approssimative rispetto alle esigenze della città.

Tuttavia, i provvedimenti di quest’amministrazione che coinvolgono il personale docente e l’attività educativa in senso lato, sono talmente balzani da suscitare ilarità a stento repressa dalla gravità delle loro conseguenze e dal coinvolgimento del personale e degli utenti.

Pare che per quest’amministrazione il mondo della scuola si divida tra chi ha le scuole “basse” e scuole “alte” e chi ha il titolo di diploma magistrale ossia di “maestro/a” possa occuparsi di tutto ciò che attiene alla scuola e che non sia riservato a chi ha il titolo di “professore”.

La storia infinita del personale comunale doposcuolista del comune di Modica con il provvedimento n. 8385 del 14/02/17, reso dal segretario generale, si arricchisce di una nuova “perla”.

Dovendosi sostituire del personale dell’asilo nido e anziché attingere da una graduatoria di soggetti idonei che il Comune dovrebbe avere, il funzionario in questione ha pensato bene di gestire la faccenda in economia (o alla “fratisca”…) ordinando al personale ex doposcuolista munito di diploma magistrale di supplire il personale assente.

Poco importa che si tratti di personale con mansioni e competenze diverse: alla fine, si sarà pensato, maestra di asilo nido o maestra elementare sempre maestre sono e sempre con bambini hanno a che fare…

Parliamo di maestre al femminile perché, ciliegina sulla torta, ben sapendo che all’asilo nido si devono pure cambiare i pannolini e pulire i culetti dei bambini, si è pensato bene di distaccare solo personale femminile ritenuto più idoneo a tali mansioni…

La giornata della donna per noi è stata un momento di riflessione su quanto occorra ancora fare perché si realizzi in toto la parità di genere uscendo da stereotipi d’altri tempi.

Anche se in ritardo, ci permettiamo di augurare un buon otto marzo all’amministrazione comunale con l’auspicio che questo li aiuti ad abbandonare una mentalità di fine ottocento e passare felicemente al terzo millennio.

 

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