DALLE INADEMPIENZE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA AL RUOLO DELLA DONNA NELLA SOCIETA’

A Ragusa, ormai si sa, la raccolta differenziata procede tra alti e bassi, ma sono proprio questi ultimi ad essere evidenziati in un’interrogazione avanzata da Salvatore Martorana e Peppe Tumino (consiglieri dell’Italia dei Valori del Comune di Ragusa) nei confronti del sindaco Dipasquale e dell’assessore alla tutela del territorio. I due consiglieri fanno notare il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa nazionale, la disapplicazione delle sanzioni previste dall’art.26 bis del capitolato d’appalto per l’aggiudicazione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e il notevole danno economico (circa 2 milioni di euro) derivante, appunto, dal non raggiungimento degli obiettivi. Martorana e Tumino, che si auspicano di ricevere una risposta al prossimo Consiglio Comunale, hanno formalizzato la denuncia in questione, chiedendo al sindaco e all’assessore quali siano state le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione Comunale a disapplicare il capitolato d’appalto stipulato tra l’Amministrazione stessa e l’azienda privata incaricata della raccolta dei rifiuti, perché l’Amministrazione abbia ritenuto di non dover rispettare gli obiettivi preposti dalla normativa nazionale in materia, se si siano quantificati i danni economici procurati alla comunità a seguito delle dette inadempienze e, infine, se si sia provveduto a precisare (nelle ritenute previste dal capitolato d’appalto) gli atti, le date, l’ammontare e i periodi di riferimento.

Un’altra nota dell’IDV, questa volta proveniente dal coordinamento donne, sottolinea come, a differenza dell’anno scorso con l’iniziativa “La città vista dalle donne – Idee e progetti per una Ragusa ancora più grande!”, quest’anno non ci siano stati incontri col sindaco per l’8 marzo.

Le donne dell’IDV , evidenziando l’assenza di iniziative ed eventi al femminile che avrebbero potuto coinvolgere in modo positivo le ragusane, avanzano alcuni suggerimenti di politica sociale: «Perché non introdurre il bilancio sociale? – si legge nel comunicato – Perché non favorire e stimolare iniziative che possano favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia? Perché non contribuire a sostenere maggiormente l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro, favorendo maggiormente le imprese al femminile?» Con riferimenti alla situazione in Italia, agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda i livelli di partecipazione delle donne alla vita politica e decisionale del Paese e al monito di Napolitano contro la violenza subita dalle donne, condiviso a pieno dallo schieramento rosa dell’Italia dei Valori di Ragusa, quest’ultimo ha voluto così lanciare uno spunto di riflessione nei confronti di quanti, lontano dai riflettori e dalle mimose dell’8 marzo, non sempre tengono conto dell’importanza, delle capacità e dei meriti che a molte donne appartengono ma che, purtroppo, poche volte vengono riconosciuti.

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