Dall’Ance Ragusa l’appello ad accelerare i tempi. A rischio il lotto autostradale 10 Scicli-Ragusa se rimane al palo il tratto Modica-Scicli

Intervenire con atti concreti, e soprattutto con fondi certi, per “garantire lo sviluppo infrastrutturale del Sud-Est Sicilia”. L’appello è del presidente Giorgio Firrincieli che parla di delusione della sezione provinciale dell’Associazione nazionale costruttori edili sul ventilato taglio dei fondi destinati alla realizzazione del tronco autostradale Modica-Scicli, per un importo totale di 350 milioni di euro, al netto di 150 milioni per l’adeguamento prezzi. “Qualora dovesse essere certo, questo definanziamento rappresenterebbe un duro colpo per il territorio ragusano e metterebbe a rischio lo sviluppo infrastrutturale e socio-economico non solo di questa parte dell’isola ma dell’intera Regione” – stigmatizza Giorgio Firrincieli.

Che l’idea di un piano complessivo infrastrutturale ci sia è dato dal fatto che esiste già un progetto per il Lotto 10, Scicli-Ragusa.

“Esiste già il progetto esecutivo per la successiva tratta da Scicli a Ragusa – afferma il presidente dell’Ance Ragusa – un progetto che risale al dicembre del 2011 con una previsione di spesa di 609 milioni di euro. C’è il rischio che tale somma possa lievitare fino a quasi

900 milioni a causa dell’adeguamento dei prezzi e dei preziari che si sono succeduti nei tredici anni intercorsi dal 2011 ad oggi. La mancata realizzazione della Modica-Scicli mette una inaccettabile pietra tombale sul finanziamento di questa ulteriore estensione autostradale, apponendo, così, la parola “fine” all’intero piano di sviluppo infrastrutturale fino a Gela”

L’appello dell’Ance Ragusa.

“Che la deputazione siciliana, sia di maggioranza che di opposizione, operi il necessario pressing sul Governo al fine di indurlo a riconsiderare urgentemente questa decisione e di garantirne un’immediata rettifica, per ripristinare i fondi necessari per la realizzazione del tronco Modica-Scicli, per assicurare un futuro finanziamento per la tratta da Scicli a Ragusa ed a Gela e per consentirci il diritto di poter ‘guardare’ anche verso l’occidente siciliano – conclude Giorgio Firrincieli – l’autostrada è fondamentale per migliorare la viabilità e la connettività del Val di Noto, per promuovere la crescita economica, l’attrattività turistica e la qualità della vita dei cittadini. Il suo definitivo arresto avrebbe gravi conseguenze sulla mobilità, sull’accessibilità e sull’appeal territoriale compromettendone progetti di sviluppo e investimenti futuri”.

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