Dalla Lav Ragusa l’appello ad andare avanti in difesa degli animali

L’appello della presidente provinciale della Lav Ragusa, Resi Iurato, arriva dopo il macabro fatto di contrada “Fondo Oliva”, nell’entroterra rurale di Scicli, dove un incendio di presunta matrice dolosa ha distrutto la roulotte di una donna di ottant’anni. Era in essa che vivevano quattro cani ed un gatto. Quest’ultimo al momento è ancora disperso ma non si esclude che sia potuto morire nel rogo.

La presidente della Lav Ragusa, Resi Iurato.

“Esprimo grande preoccupazione a nome della Lav di Ragusa per l’increscioso fatto di cronaca accaduto a Scicli in contrada Fondo Oliva, che ha visti protagonisti una signora, i suoi quattro cani ed un  gatto – afferma Resi Iurato – un incendio provocato ad arte ha distrutto la roulotte dove la signora viveva con i suoi animali, che è riuscita a trarre in salvo. Purtroppo non si trova il gatto che si teme sia morto. Speriamo che si faccia chiarezza su quanto successo e che si arrivi ad individuare chi può aver compiuto questo atto delinquenziale che poteva avere un finale ben più pesante. Rinnoviamo l’invito a tutte le forze dell’ordine a continuare a vigilare sul territorio in sintonia con le guardie zoofile che speriamo aumentino di numero nei prossimi anni e a tutte le associazioni animaliste presenti a continuare il lavoro di cambiamento culturale, necessario affinché questi episodi di intolleranza possano non succedere più”.

Un fenomeno preoccupante, quello dei maltrattamenti degli animali.

I dati del Rapporto Zoomafia 2023, redatto da LAV a livello nazionale, è allarmante. In Italia nel 2022 sono stati aperti circa 25 fascicoli al giorno, uno ogni 58 minuti, con circa 13 indagati al giorno, uno ogni 110 minuti, per reati a danno di animali. A livello nazionale si registra un tasso di 14.9 procedimenti e di 7.7 indagati ogni 100.000 abitanti. Alla luce di questi numeri, fortemente preoccupanti, è diventata sempre più un’esigenza la formazione, in tutto il territorio nazionale, di persone preparate a difendere gli animali. A queste si dà il nome di guardie zoofile. In Italia sono una realtà, anche in provincia di Ragusa esistono queste figure ma non sono in numero adeguato ai bisogni di una realtà, quella iblea, dove vivono migliaia di animali domestici e non. Verrà il momento in cui, anche in questa parte dell’isola, opereranno volontari con una specifica preparazione contro i maltrattamenti agli animali e soprattutto con una precisa qualifica che possa permettere di segnalare e di vigilare su quanto accade nel territorio per garantire una serena convivenza fra umani ed animali e per evitare episodi di violenza estrema.

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