DALLA CITTA’ DI VITTORIA

Nell’assemblea che si è tenuta martedì 23 febbraio nella sala convegni dell’Emaia, i sindaci dei Comuni a vocazione agricola hanno redatto un documento congiunto con cui ribadiscono la necessità di ottenere misure urgenti a salvaguardia dei prodotti ortofrutticoli locali.

Questo il testo del documento, firmato da Giuseppe Nicosia, Roberto Bruno (Pachino), Francesco Zappalà (Ramacca), Salvatore Palermo (Francofonte), Giovanni Verga (Licodia Eubea), Luigi Ammatuna (Pozzallo), Franca Iurato (Santa Croce Camerina), Ignazio Abbate (Modica), Francesco Raffo (Acate), Francesco La Rosa (Niscemi), e dagli assessori Fabrizio Morello (Gela), Calogero Alotto (Palma di Montechiaro), Grazia Fiore (Giarratana) e Sandra Sanfilippo (Comiso).

I Sindaci dei Comuni a vocazione agricola ed agroalimentare della Regione Siciliana, riunitisi in data 23.02.2016 a Vittoria, facendo seguito alla riunione tenutasi presso il Mipaaf in data 18.2.2016; Ritenuto soddisfacente il documento di sintesi del 9.2.2016 redatto presso la Fiera Emaia di Vittoria (RG); Preso atto della disponibilità del Ministro Martina nei confronti delle istanze del settore agricolo regionale, esternata a mezzo stampa e ribadita nella conferenza di presentazione del PSR 2014/2020 tenutasi giorno 20/2/2016 a Palermo; Considerato il perdurare della condizioni di crisi economica del settore agricolo regionale, che si palesa oggi con un drammatico crollo dei prezzi di vendita delle produzioni agricole, ripetuta nel tempo, con flessioni dei prezzi sino al 60 – 70 % per le produzioni ortive in serra e del 30 % per le produzioni agrumarie rispetto all’ordinarietà, nonché della produzione vitivinicola; Considerato altresì l’impegno manifestato dall’Assessore Regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, durante la manifestazione tenutasi a Vittoria nel piazzale antistante il mercato ortofrutticolo in data 13.2.2016, e le posizioni assunte durante la riunione in ministero; Preso atto della sinergia istituzionale Ministero – Assessorato Regionale – Enti Locali, Ribadiscono con forza l’urgenza dell’adozione di misure anticrisi per il settore della produzione agricola che in tutti i suoi comparti sta registrando danni gravissimi. Come già sostenuto al Ministro dell’Agricoltura, le richieste riguardano: riconoscimento dello stato di crisi e moratoria per i crediti contratti dalle aziende nei confronti di banche o istituzioni, società di riscossione, indebitamenti e passività Inps; attivazione di misure anticrisi immediate e di medio termine attraverso una preventiva  e forte contrattazione con l’UE; norme di salvaguardia e revisione degli accordi euro-mediterranei, perequazione del costo del lavoro e dei costi di produzione con adeguamento a quelli dei paesi esteri concorrenti; uniformità degli standard fitosanitari ai parametri europei dei prodotti provenienti dai paesi terzi, controlli lungo la filiera agroalimentare sulla tracciabilità dei prodotti e sull’etichettatura, interventi per un riequilibrio del meccanismo di domanda e offerta nella Gdo; moratoria dell’importazione dei prodotti agricoli extracomunitari in attesa di una rivisitazione degli attuali accordi con i Paesi extraeuropei per tutelare le nostre coltivazioni e allevamenti  in attuale crisi di prezzi di vendita all’ingrosso. Si sottolinea che parecchie di queste misure, se non tutte, sono state più volte sollecitate dai sindaci dei comuni agricoli siciliani, fra cui anche dal Comune di Vittoria con nota prot. 376/Gab del 11.6.2014 a firma di sindaci, deputati, associazioni di categoria e movimenti agricoli. Alle stesse misure – che erano state recepite anche in un ordine del giorno della IX Commissione permanente agricoltura del Senato con risoluzione n. 959 del 18.12.2012 – in passato non è stato dato seguito; anche per questi motivi, la situazione di crisi si è andata acuendo. Pertanto si chiedono risposte e provvedimenti in tempi certi ed adeguati alla gravissima situazione di crisi attuale”.

Ancora sul dimensionamento scolastico

Riferendosi alle polemiche scaturite, a livello locale, a seguito dell’approvazione del Piano di dimensionamento scolastico, l’assessore all’Istruzione e alla cultura, Gaetano Bonetta, ha commentato: “Ci risiamo! Gli attacchi contro l’amministrazione comunale sul dimensionamento scolastico hanno ripreso vigore subito dopo l’approvazione regionale e nell’imminenza della primavera elettorale. Negli ultimi giorni abbiamo, infatti, assistito a nuove aggressioni gratuite, immotivate e senza alcun senso”.

“Tralasciamo – ha continuato Bonetta – le critiche da bar dello sport di tale Filippo Foresti il quale, sia per l’infondatezza delle accuse, che per la povertà intellettuale che dimostra nella circostanza, non merita di essere preso in alcuna considerazione. Veramente ridicola e strumentale la sua invettiva! Di altro spessore le esternazioni della dirigente dell’Ic “Sciascia” di Scoglitti e la lettera aperta dell’Ic “San Biagio”. La prima minaccia di adire le vie legali se non ci sarà corrispondenza fra gli iscritti previsti dal dimensionamento e quelli reali: teme la soppressione della sua Dirigenza perché, a suo dire, non le abbiamo dato ciò che le spettava. Le ricordiamo per l’ennesima volta che l’adozione del piano di dimensionamento è stata necessaria proprio per salvare lo “Sciascia” e che tale piano è stato elaborato tenendo conto dei dati forniti dalle stesse scuole. Così com’era negli auspici di tutti, abbiamo operato con l’intento di salvare la Dirigenza di Scoglitti e tutte le altre che era possibile salvare. Se i numeri non corrispondono, allora qualcuno ha dichiarato dati falsi. In tal caso, responsabili sarebbero altri, non certo l’Amministrazione comunale. Alla scuola “San Biagio” e ai suoi docenti rivolgiamo l’invito a ritornare con i piedi per terra. Tutto ciò che lamentano non è da attribuire al dimensionamento proposto dal Comune ed accettato dal Consorzio libero provinciale e dalla Regione, ma è da addebitare, come loro stessi scrivono, ad altri che hanno operato in tempi lontani e non agli attuali amministratori. Per quanto attiene al “San Biagio”, è una bugia dire che l’Amministrazione comunale voglia farlo scomparire: affermare ciò è falsificare la realtà, è mentire sapendo di mentire; è strumentale dal punto di vista politico e psicologicamente serve solo a deresponsabilizzarsi, spostando e proiettando proprie colpe o impotenze sull’Amministrazione. Troppo facile! Loro stessi sanno che il dimensionamento è una legge dello Stato, non un’ordinanza del sindaco. Nessuno ha mai messo in dubbio il valore educativo e didattico del “San Biagio”. I suoi problemi sono ben altri e non si possono risolvere con i confini della dirigenza scolastica. Gli edifici scolastici stanno sempre lì, indipendentemente dai dirigenti scolastici. Le scuole non si muovono e sono sempre nella disponibilità territoriale dell’utenza. Basta ingannare le famiglie e i genitori! Il dimensionamento non c’entra nulla con le questioni educative! Il dimensionamento ridefinisce solo la gestione amministrativa ed economica delle scuole. Lo vogliamo dire, sì o no? Smettiamola, quindi, di manipolare e contrabbandare la realtà. È ora di dire la verità ai genitori: dietro queste stucchevoli, ma dannose polemiche di alcuni dirigenti si nascondono astiosità, personalismi, conflittualità e ruggini che si trascinano nel tempo. L’Amministrazione comunale non uccide le scuole sane, fa gli interessi di tutti e non concede favori a questa o a quest’altra scuola, come qualcuno vorrebbe far credere. L’Amministrazione comunale è imparziale e non è la controparte delle scuole. Al contrario, vuole essere l’istituzione principale che si pone al servizio delle scuole: di tutte le scuole. E le scuole, è arrivato il momento di dirlo, non possono vivere più in maniera slegata, senza un giusto coordinamento e senza integrazione e sinergie. Alcune, addirittura, appaiono oggi come ‘repubbliche’ autoreferenziali che vivono spesso l’una contro l’altra, in una perenne conflittualità che rinnovano per motivi non espressamente educativi, ma legati a competitività e narcisismo istituzionale; benché minoranza, queste scuole non consentono di fare sistema, né costituiscono un tessuto coeso e unitario che marcia verso i medesimi obiettivi. Vorremmo tanto sbagliarci e pensare che questa sia soltanto un’impressione: purtroppo molti, ahi noi!, ci dicono che non lo è. Se ci stiamo sbagliando, come speriamo, perché non fare lo sforzo di smettere di confliggere? Perché non cessare di alimentare polemiche controproducenti e dannose all’educazione dei bambini e degli adolescenti? Perché non metterci attorno ad un tavolo, discutere e confrontarci serenamente sui reali problemi educativi, senza rivalità e spirito di rivincita, senza fare “mercato degli alunni”?  Non è avendo il maggior numero possibile di alunni, di aule, di favori comunali che si risollevano le sorti educative delle istituzioni scolastiche e delle nuove generazioni! Basta con le accuse, le calunnie e, ora, con le strumentalizzazioni elettorali! Teniamo la scuola lontana dalle beghe elettorali e politiche in genere! La legge vieta la propaganda dei partiti a scuola. Evitiamo, pertanto, incaute iniziative quali quella di pubblicizzare sigle elettorali nella scuola: è immorale e illegale. L’Amministrazione comunale lancia un appello ai dirigenti scolastici e al mondo della scuola nel suo complesso. Creiamo un “tavolo permanente” per l’emergenza scuola che possa individuare, analizzare e risolvere i veri problemi della scuola vittoriese. Noi ci faremo carico, come sempre, delle nostre responsabilità. Lo stesso faccia la Conferenza dei dirigenti. Tutti sanno dove trovare il sindaco e l’assessore. Rimaniamo in attesa”.

Sabato l’intitolazione dell’ex Ferrotel a Giovanni Comitini

I locali ex Ferrotel saranno intitolati, sabato 27 febbraio 2016, alle ore 10,30, a Giovanni Comitini, macchinista delle Ferrovie dello Stato, ex consigliere ed assessore comunale, e primo presidente dell’Emaia, dopo il passaggio della fiera al comune di Vittoria; fu anche componente del Cda dell’Amiu.

Sarà il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, a procedere all’intitolazione dell’immobile che ospita oggi alcuni uffici comunali.

Teatro Aperto, sabato di scena “Rumore d’acque”

Nuovo appuntamento con la rassegna Teatro Aperto. Sabato 27 febbraio, al “Vittoria Colonna” sarà di scena la compagnia ravennate “Teatro Delle Albe” con “Rumore d’acque”, di Marco Martinelli, con Alessandro Renda. Musiche originali Guy Klucevsek, spazio e costume Ermanna Montanari, luci Enrico Isola, tecnico del suono Fabio Ceroni, consulenza linguistica Tahar Lamri, produzione Teatro delle Albe-Ravenna Teatro. Lo spettacolo, che ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International, farà a Vittoria l’unica tappa siciliana. Sabato 27 il botteghino del teatro aprirà alle ore 18.30 e sarà attivato il numero diretto 345.6037977.

Nota per i colleghi giornalisti

Sabato 27 febbraio, presumibilmente intorno alle ore 12, ovvero a conclusione della cerimonia di intitolazione dell’ex Ferrotel, a Palazzo Iacono si terrà una riunione dei sindaci dei Comuni a vocazione agricola per concordare le attività istituzionali a sostegno della protesta in atto nel comparto agricolo. I colleghi giornalisti sono invitati a presenziare.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it