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DAL PROSSIMO 23 APRILE L’ULTIMA OPERA LETTERARIA DI DOMENICO PISANA
16 Apr 2015 16:01
L’ultima opera letteraria di Domenico Pisana, “Tra naufragio e speranza”, uscita per i tipi di Europa Edizioni di Roma a fine dicembre 2014, opera che – come afferma nella prefazione la prof.ssa Graziella Corsinovi, docente di Letteratura Italiana dell’Università di Genova(nella foto) – si presenta con una “dimensione poematica”, sarà oggetto di una serie di presentazioni nell’ambito di eventi culturali organizzati in varie parti dell’isola e anche oltre.
Il primo appuntamento è in programma a Siracusa il prossimo 23 aprile nell’ambito della “Giornata della Società Dante Alighieri”, che si terrà presso la base dell’Aeronautica Militare siracusana e vedrà la partecipazione di un dantista di chiara fama, il prof. Massimo Arcangeli, ordinario di Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche dell’Università di Cagliari.
In questa occasione ci sarà la prima presentazione del libro di Pisana, che sarà coordinata da Gioia Pace, saggista che ha collaborato con il Dipartimento di Filologia Moderna dell’Università di Catania e che come Presidente del Comitato della Società Dante Alighieri di Siracusa ha tenuto conversazioni presso i Comitati della Dante di Metz, Gerusalemme e Betlemme,
A distanza di pochi giorni, precisamente mercoledì 29 aprile, il volume sarà poi presentato a Rosolini presso il Cine-teatro S. Caterina alle ore 18,00, per iniziativa dell’associazione “Cultura e Dintorni”, guidata dallo scrittore Corrado Calvo.
Alla presentazione porterà il saluto il sindaco di Rosolini, ing. Corrado Calvo, leggeranno i versi Ernesto Ruta e Santina Borgese, suonerà il “Duo Modis”, composto dal M° Lino Gatto e e dal M° Fabiola Caruso, ed interverranno la prof.ssa Graziella Corsinovi e il prof. Gaetano De Bernardis, latinista, autore di testi di grammatica e di letteratura latina.
I due relatori presenteranno il volume il giorno successivo, il 30 aprile, alle ore 18,00, al Teatro Garibaldi di Modica, per dare il via alle manifestazioni celebrative ufficiali del decennale del Caffè Letterario Quasimodo, di cui Domenico Pisana è presidente. Per l’occasione il Maestro e compositore Sergio Carrubba, insieme a Claudia Perrone, offriranno al pubblico, tra l’altro, un brano musicale composto su versi dell’opera “Tra naufragio e speranza”.
Il quarto appuntamento in programma si terrà l’8 maggio a Vergiate, in provincia di Varese, presso la locale Biblioteca comunale, ove interverrà il poeta e scrittore Pietro Mariano Cangemi, mentre il 9 maggio sarà la volta di Milano, dove il testo di Pisana sarà presentato presso il centro culturale “ChiAmaMilano”, sito nei pressi di Piazza Duomo, ove interverranno lo scrittore e critico letterario Angelo Gaccione, il poeta Pippo Puma e la prof.ssa Graziella Corsinovi, mentre l’attrice Laura Moruzzi leggerà brani tratti dal volume, intervallati dalla partecipazione del tenore del Teatro alla Scala di Milano, Giuseppe Veneziano
Fra le altre tappe in programma, sono previste serate di presentazione a Catania, Noto e Trapani.
“Sono vivamente grato , afferma Domenico Pisana, a quanti si stanno adoperando per organizzare questi incontri culturali finalizzati a far conoscere questa mia ultima fatica letteraria, che rappresenta sicuramente il momento più significativo e maturo della mia storia poetica. Io credo che una serata letteraria nella quale si ha la possibilità di ascoltare la risonanza della poesia può essere vissuta come un momento ri-creativo dell’esistenza; affaticati come siamo dal fluire delle giornate, il fermarsi un attimo per aprirsi alla voce di un poeta che, con senso della misura e senza pretese, comunica qualcosa di sé agli uomini del suo tempo, può risultare efficace alla cura dello spirito.
In molti o in pochi potranno ascoltarlo, non importa; in realtà – per usare le parole di Montale , “il poeta ignora e spesso ignorerà sempre il suo vero destinatario”.
Sono fermamente convinto – prosegue Pisana – che nell’attuale civiltà consumistica, nella civiltà dell’uomo robot la poesia non potrà mai essere devastata da tempeste e che resisterà al tempo.
La poesia non è una entità astratta e priva di radicamento nella storia, né il frutto autocompiacente dell’esibizione di meri sentimenti; il poeta non è un ingenuo sognatore, un romantico della bellezza, un declamatore di cose irreali, ma un costruttore di bellezza e di civiltà.
La storia ha avuto bisogno e avrà bisogno sempre di poeti, perché la poesia non è una merce deperibile, un prodotto di mercato che il tempo usura; la poesia è un atto dello spirito e la sua voce un messaggio di riflessione dal quale nascono domande che il poeta pone anzitutto a se stesso, e, quindi, a tutti; potranno essere anche oscure le domande che egli fa risalire dall’abisso , ma indipendentemente dal fatto di essere comprese, non smettono di esercitare una forte influenza nella vita sociale. Insomma, io credo nella funzione “salvifica e ri-costruttrice” della poesia , perché questa mira ad aiutare l’uomo ad intus-legere, cioè a leggere dal di dentro se stesso, i suoi rapporti con l’altro, con la società: la poesia deve – e mi avvalgo delle parole di Quasimodo ‘rifare l’uomo dentro: questo è il problema capitale!’
La poesia è dunque, conclude Domenico Pisana, un evento creativo, un movimento del cuore e della mente mediante il quale un sentimento, un oggetto, una percezione, una visione, un sussurro, una lacrima, una sofferenza, un naufragio, una speranza e quant’altro la vita offre all’uomo possono giungere dal non essere all’essere; è mettere in libertà il proprio bisogno di comunicare, al fine di porre se stessi e la realtà di fronte alle verità più nascoste.
Ed è con questi sentimenti che ho intenzione di propormi al pubblico nei vari incontri in programma, non per insegnare loro qualcosa ma per condividere con loro la mia poesia come espressione della vita in continuo naufragio, ma aperta alla speranza. Spero di riuscire a far passare questo messaggio!”
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