“DAL DOCUMENTO NON SI PUÒ ESCLUDERE CHE SIA STATO SCRITTO DA QUALCUNO AFFLITTO DA TURBE MENTALI”

“In merito al farneticante comunicato stampa del Pdl di Pozzallo, diffuso stamane a firma di Massimo La Pira e Salvatore Iozzia, a proposito delle ripercussioni negative che crea all’Istituto Nautico di Pozzallo l’apertura di un indirizzo scolastico analogo a Pachino, non posso esimermi di fare alcune considerazioni. Dal documento non si può escludere che sia stato scritto da qualcuno afflitto da turbe mentali, perché non è possibile in uno stato di lucidità affermare così spudoratamente il contrario della verità. Il mio impegno a difesa dell’Istituto Nautico di Pozzallo è noto a tutti, sia in città che fuori. Lo testimoniano tutta una serie di fatti concreti e di prese di posizione a difesa di questa istituzione scolastica che considero, sia affettivamente che per il valore formativo che ha dimostrato nel tempo di avere, un fiore all’occhiello per la città di Pozzallo. Usare in maniera gratuita questo argomento per lanciare offese di carattere personale è sciocco, inutile e dannoso per lo stesso Pdl, che dovrà assumersi la responsabilità di questo comportamento decisamente sopra le righe. Ogni forza politica è libera, nel rispetto degli altri, di scegliere alleati e compagni di viaggio e può farlo senza usare stupide strumentalizzazioni, senza cedere a volgari ed infondati attacchi personali. Credevo di dialogare con persone serie e corrette, aldilà della differente allocazione politica, ma mi rendo conto che così non è. Ne prendo atto e continuo con serenità ad andare avanti, perché credo che gente di una tale risma non meriti risposte politiche. Penso questo perché fra una persona corretta e rispettosa degli altri – quale mi ritengo di essere – e personaggi che tali non sono per comportamento e per vicissitudini passate e presenti, l’unico arbitro sia il tempo. A nulla servono le scuse ed i piagnistei postumi che mi sono stati esternati dai due firmatari del comunicato stampa, che nel privato negano di condividere e addirittura di conoscere il documento salvo poi tacere in pubblico. Questo è un fatto ancora più grave che mi fa sorgere alcuni quesiti: chi è allora l’estensore del documento? In quali mani è caduto il Pdl a Pozzallo”. 

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