DA PIERFERDINANDO CASINI GRANDE IMPEGNO PER RAGUSA

Chiaro, fluido, preciso entusiasmante: con queste parole di commento il popolo dell’Udc ha accolto il suo leader Pier Ferdinando Casini al Mediterraneo Hotel, nel cuore di Ragusa che a stento ha potuto accogliere il popolo dell’Unione di Centro. Ironia del destino ogni volta che Casini viene a Ragusa trova cattivo tempo (oggi a mezzogiorno, addirittura nevicava) ma egli riesce a scaldare i cuori dei suoi con discorsi precisi, lineari (anche se a volte riesce difficile anche a lui a giustificare la politica dei due forni negli Enti locali, in campo nazionale ed alla Regione siciliana). E meno male che non sapeva delle ultime battutacce di Lombardo e non perché il Presidente della Regione sta fondando il nuovo partito che si chiamerà verosimilmente Movimento del Sud ma perché non è stato invitato al vertice di Roma del Polo di centro.

Per il resto soprattutto con Ragusa Casini ha battuto forte i pugni contro il Governo nazionale per la Ragusa-Catania, per l’Aeroporto per tutto quello che chiede per il suo sviluppo ed ha lanciato con sicurezza la sfida (rivolto al Presidente Antoci) che la settimana entrante farà il diavolo in quattro anche in Parlamento con una serie di interrogazioni ed interpellanze che servano a scuotere dal torpore anche Berlusconi e Tremonti il cui Governo non ha fatto una sola cosa in favore della popolazione italiana: Un discorso a 36o gradi sempre nel solco della sua ormai storica dialettica fatta di buon senso, capacità di entrare anche nel cuore della gente.

E gli applausi per lui si sono sprecati mentre i vari D’Alia, Ragusa, Antoci, lo stesso Dipasquale, Barrano, Lavima ed i tantissimi leaders locali se la ridevano perché tanta determinazione per la provincia di Ragusa ed il suo sviluppo non si era mai vista in questa terra abbandonata soprattutto nelle infrastrutture (da Catania Casini è venuto in macchina non in elicottero e quindi…). In definitiva un gran successo per l’Udc ed un rimprovero a “quelli che se ne sono andati” ed hanno perso la possibilità di lottare per la propria terra con chiarezza e determinazione. Con chi ce l’aveva? Indovinate un po’.

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