Crolla il prezzo del petrolio del 31%: toccati i valori più bassi dal 1991

Il crollo del petrolio, il cui prezzo sui mercati è sceso del 31% toccando i valori più bassi dal 1991, potrebbe rappresentare per il Codacons un enorme vantaggio per consumatori e imprese in questo momento di grande difficoltà per il paese.

Il prof. Francesco Tanasi docente Università San Raffaele Roma e Segretario Nazionale Codacons spiega che “Il primo vantaggio rappresentato dal forte calo del petrolio sarà la riduzione dei listini di benzina e gasolio alla pompa, che farà scendere la spesa degli italiani per i rifornimenti. Sul medio periodo anche le bollette energetiche risentiranno in modo positivo dell’andamento delle quotazioni petrolifere, con un calo delle tariffe per luce e gas nei prossimi mesi”.

“Ci sarà poi un contenimento dei costi di trasporto, con effetti positivi sia sulle tariffe aeree, sia sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti che viaggiano su gomma – prosegue Tanasi– Vantaggi anche per imprese e industrie, che dal crollo delle quotazioni del petrolio registreranno una contrazione dei costi a loro carico”.

In questo delicato momento il crollo del petrolio potrebbe portare enormi benefici all’economia italiana, attraverso un aumento dei redditi reali delle famiglie e dei profitti delle imprese, messe a dura prova dall’emergenza coronavirus – prosegue il Codacons – Non si può certo gioire per le cause che hanno determinato il ribasso delle quotazioni, ma si possono trasformare gli effetti di una crisi in una opportunità per il paese e per i settori maggiormente colpiti dall’emergenza in atto.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it