È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CROCETTA PORTA A CASA DUE CONQUISTE
13 Ago 2013 06:16
Da parecchie settimane avremmo voluto fare il punto sul personaggio Crocetta e sul suo governo.
Dalla Direzione Regionale del PD all’articolo dell’edizione on line del Washington Post, in apertura con un articolo, di Anthony Faiola, interamente dedicato al presidente della Regione e alla sua crociata antimafia, dagli articoli nostrani di Pierangelo Buttafuoco a quello di GianAntonio Stella sul Corriere della Sera, fino ad arrivare allo scontro del pomeriggio di lunedì 12 agosto con il grillino Cancelleri, è stato un alternarsi di episodi e relativi commenti quanto mai vulcanico, che ha suscitato una enormità di valutazioni sul personaggio e sul suo carisma, sulle capacità di governo e sul suo destino nell’immediato futuro. Se a ciò aggiungiamo che localmente non ha potuto dedicare le giuste attenzioni al Megafono, con gente che rilascia dichiarazioni senza che si conosca il ruolo effettivo all’interno del Movimento, è comprensibile l’indecisione nel premere il tasto invio per quanto, fino a quel momento, messo a fuoco.
La pausa estiva, di certo, consentirà di mettere ordine alla ‘voce’ Crocetta, per ora accontentiamoci di mettere in archivio i due provvedimenti importanti che avrebbero chiuso i lavori a Palermo, prima della pausa di Ferragosto.
E’ stata approvata la legge antiparentopoli ed è stata, finalmente, abolita la famigerata Tabella H : due provvedimenti epocali che si trascinano dietro una mare di critiche destinate a tenere acceso il dibattito ancora per molto tempo.
In sintesi il ddl sulle incompatibilità risulta il residuo di norme più complesse che dovevano mettere un argine contro le inique e perverse commistioni fra politica e settori della società civile, come la formazione o la sanità. La legge, in definitiva stabilisce l’incompatibilità tra la carica di deputato (o assessore regionale) e quella di funzionario, o dirigente regionale, amministratore o dirigente di enti di diritto privato e società, anche senza scopo di lucro, che ricevano soldi dalla Regione. Non c’è nessuna norma sui rapporti di parentela, per cui numerosi deputati la giudicano inutile, Cancelleri del M5S la definisce “legge spaventapasseri”. Il nostro deputato Giorgio Assenza, che, non dimentichiamolo, è prima di tutto un ‘principe del foro’, giudica la legge, affrettatamente approvata, un grande papocchio: anticostituzionale, demagogica e inutile. “Posto – spiega – che esca indenne, ma nutro forti dubbi, dalla scure del Commissario dello Stato, questa legge, così com’è stata formulata, non solo non impedisce i favoritismi, evidenziati dalle inchieste di parentopoli, ma, quel ch’è peggio, inquadra come incompatibili con la carica di deputato coloro che sono anche semplici iscritti (soci) di associazioni onlus come, ad esempio, l’Associazione ciechi, discriminando così i disabili”.
Pochi i commenti positivi, rivolti più al successo di una maggioranza sempre risicata nei numeri che non ad un effettivo apprezzamento delle nuove norme per cui, per esempio, Forzese, Presidente della Iª Commissione, già preannuncia interventi per disposizioni più severe in tema di anticorruzione e di rapporti di parenti e affini dei deputati regionali.
Dal centro destra, che pure ha votato la legge, dubbi sulla applicabilità e di carattere costituzionale, più tranchant il giudizio di Nello Musumeci che parla di “una legge beffa, di un testo modificato nove volte in due settimane, un testo che cancella ogni iniziale riferimento alla parentela, un testo che rinvia i suoi modesti effetti alla prossima legislatura, che costituisce solo offesa alla sete di pulizia che emerge dalla società nei confronti della classe politica dirigente”.
Di facciata e di obbligata convenienza il giudizio del capogruppo PD che parla di un buon segnale del parlamento regionale.
Non meno controversi i commenti sull’abolizione della Tabella h, che tocca più da vicino interessi, spesso legittimi, di enti e associazioni.
Dopo estenuanti lavori per una necessaria variazione di bilancio, scompare la Tabella H e sono sensibilmente ridimensionati i fondi destinati, appunto, ad enti e associazioni.
Fondi esigui, solo 6,5 milioni rispetto ai trenta dei tempi d’oro, quando c’era da rimpinguare le casse si entità quasi sempre sponsorizzate da questo o quell’onorevole.
Ci saranno dei bandi a cui potranno partecipare tutte le associazioni, ci sarà una selezione e una commissione valuterà le documentazioni. Un modo diverso, forse più formalmente elegante di distribuire i soldi.
A parte, quella che Cancelleri ha definito una piccola Tabella H, l’elenco dei teatri destinatari di cifre intorno al quarto di milione. C’è da rallegrarsi perché si è pensato a mettere al sicuro i teatri ma poco si sa di come andrà a finire alle scuole superiori, una volta di competenza delle Province, a cui è stato destinato un fondo inutilizzato di 5 milioni di euro.
Giudizi positivi di Lupo, segretario regionale del PD e di Di Giacinto, capogruppo del Megafono che esulano per il cambio di passo che avrebbe adottato il governo:
“Mai più favoritismi, con leggi-provvedimento, nell’erogazione di contributi a favore di enti e associazioni. Morta e sepolta la tabella H, con la legge approvata oggi dall’Ars, l’assegnazione dei contributi avverrà in base a criteri di merito, considerando la validità e le finalità delle iniziative proposte dagli enti e dalle associazioni che parteciperanno agli avvisi di selezione”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, intervenendo oggi in aula. “Abbiamo scelto con il presidente Crocetta di seguire la via della chiarezza e della trasparenza. E’ necessario adesso dare rapida attuazione alla riforma approvata e prevedere a breve un’adeguata copertura finanziaria con particolare riferimento all’area della disabilità dell’emergenza sociale e socio-sanitaria, della cultura e dello sport”.
Giovanni Di Giacinto dice: “Abbiamo posto fine ad un sistema clientelare nell’erogazione dei contributi pubblici. L’avviso pubblico previsto dalla nuova legge è garanzia di trasparenza”.
Non tutti la pensano così, secondo alcuni sono spariti i numerosi enti beneficiari della ex Tabella H e sono aumentati solo i poteri discrezionali del Presidente della Regione. Quasi nullo, poi, lo spazio dato alle Province che hanno tante emergenze oltre quelle già ricordate delle scuole, legate ai dipendenti, ai servizi, alle società partecipate. Lo sostiene il vicecapogruppo del Partito dei Siciliani – MPA, Vincenzo Figuccia.
Dal PDL, per bocca del deputato Falcone, critiche per una legge che è solo norma d’immagine. “La legge che avrebbe dovuto riformare il sistema di erogazione dei contributi regionali alle associazioni, istituti, enti e altre realtà siciliane (ex tabella H) si è rivelata una norma che, non solo, non risolve i problemi, ma crea ulteriori aspettative. Nessuna certezza sui tempi, nessun riferimento alle modalità di erogazione, ma, esclusivamente, altra norma immagine che non risolverà, anzi aggraverà i problemi di un settore già in gravissima crisi”.
Sullo sfondo lo scontro che ha caratterizzato la giornata, fra Crocetta e Cancelleri, capogruppo dei pentastellati. In pratica una rottura, anche se non è la prima volta che Cancelleri sputa fuoco e fiamme.
Il tutto in occasione della dichiarazione di voto sul ddl antiparentopoli, sul quale, occorre dirlo per chiarezza, il gruppo ha votato secondo coscienza.
L’esordio è plateale: “Proclami circensi per sorprendere il pubblico e una rivoluzione di cui non si sente nemmeno l’odore, anzi si sente puzzo di compromesso morale”.
Fuori dall’aula arriva un’altra stoccata, ancora peggiore: “Se a dicembre non cambierà nulla siamo pronti alla mozione di sfiducia. Cosa metteranno nella pentola famiglie e imprese siciliane, chiacchiere?”.
In aula Cancelleri aveva fatto un excursus su quelli che definisce i fallimenti di Crocetta, dagli attacchi personali (in occasione della campagna elettorale) al Parlamento e alla stampa, passando per la raffica di annunci a vuoto, fino agli inutili finanziamenti a pioggia per i cantieri di lavoro che hanno sottratto risorse alle piccole e medie imprese”. Critiche anche per le dichiarazioni di Crocetta sulla questione del Muos, un gioco, secondo Cancelleri, dei bianchi e dei neri, dei guelfi e dei ghibellini, della mafia e dell’antimafia pericoloso che tenta di inculcare nella testa dei cittadini che se sei con me sei un buono e se sei contro di me sei un cattivo.
Su tutto aleggia l’accusa lanciata dal governatore riguardo ai rapporti tra il datore di lavoro di Cancelleri e l’ingegner Di Vincenzo, considerato vicino a personaggi in odor di mafia. Nella discussione finiscono il tema delle infiltrazioni mafiose nella politica e nel comitato NO MUOS, e lo stipendio, ancora non dimezzato del Presidente della Regione.
Crocetta è uscito scuro in volto dall’aula, pur avendo festeggiato per l’approvazione dei due importanti provvedimenti, le risposte non si sono fatte attendere: ”Cancelleri dovrebbe imparare che è diverso fare opposizione dal governare. Ci deve essere un rispetto dei ruoli. La mozione di sfiducia io non la temo. Se il governo cadesse e si tornasse alle urne non credo che i grillini avrebbero i voti che hanno avuto”
“Nessuno potrà più dire che in Sicilia c’è la tabella H. D’ora in poi cambierà l’andazzo generale. Tutti potranno partecipare al bando e non ci saranno più enti che si sottrarranno ai controlli. Ogni ente dovrà dimostrare preventivamente la quantità della spesa. Mi pare una svolta storica”.
Per la legge sulle incompatibilità, ha commentato: “E’ la più severa che c’è in Italia. Io capisco che le opposizioni diminuiscono la portata storica di questa legge, però sfido qualsiasi altra regione e la legislazione nazionale ad avere varato norme d’incompatibilità di questa portata”.
Pensate sia finita veramente la love story fra Crocetta e i grillini?
La telenovela ci regalerà altri momenti emozionanti!
© Riproduzione riservata