COSTI DELLA POLITICA, CALABRESE: “OCCORRE UN SEGNALE DI DISCONTINUITA’ RISPETTO AL PASSATO”

“La riduzione dei costi della politica è una faccenda seria perché possa essere liquidata in quattro parole. Abbiamo visto quello che, in questi mesi, è accaduto in tutta Italia. Gira troppo denaro. Ed è preciso dovere degli eletti fare in modo non solo che questo denaro sia amministrato in maniera corretta ma evitare sprechi ed eccessi”.

Lo dice Giuseppe Calabrese, candidato del Pd di Ragusa alle elezioni per l’Assemblea regionale siciliana del 28 ottobre. Calabrese ricorda, inoltre, che “in qualità di consigliere comunale ho già dato, assieme ai miei colleghi, un segnale chiaro. Dopo avere presentato una mozione, che è stata respinta in aula dal centrodestra, ho deciso autonomamente di rinunciare al trenta per cento del gettone di presenza che resta, quindi, nelle disponibilità dell’ente locale. Un piccolo segnale che è mia intenzione, ad ogni modo, applicare su scala più vasta anche a Palermo. Se sarò eletto, infatti, intendo muovermi, cercando quanta più convergenza possibile da parte degli altri parlamentari, per la predisposizione di una legge che riveda il gettito delle indennità ai deputati regionali. Non possono esserci simili sproporzioni, in termini di reddito percepito dalle istituzioni, tra chi fa politica per essere al servizio dei cittadini e questi ultimi che continuano a fare i conti con una crisi economica da cui non si intravede, ancora, una via d’uscita. E’ arrivato il momento di cambiare. E per farlo occorre una classe dirigente giovane e nuova. Certo, non mi illudo. E non ritengo che tutto questo potrà aiutarci a risolvere i problemi che abbiamo. Ma è comunque un segnale di forte discontinuità rispetto al passato. E da qualche parte bisognerà pur cominciare”.

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