COSENTINI (PID): “I PARTITI FACCIANO SCELTE CHIARE”

“Noi continueremo per la nostra strada. E la nostra strada non può che essere accanto a quella dei partiti che fanno parte del polo di centrodestra. Con buona pace di chi, invece, all’indomani dell’elezione, dopo aver fornito il proprio sostegno al progetto di un sindaco dello stesso centrodestra, cerca di smarcarsi e di trovare nuovi appigli. A questo punto chiediamo soltanto una cosa. Chiarezza. Chiarezza per permettere agli alleati di trarre le dovute conseguenze. Chiarezza affinchè gli elettori abbiano la reale percezione di quanto stia accadendo”. Giovanni Cosentini, vicesindaco di Ragusa, esponente provinciale dei Popolari di Italia domani, interviene nel dibattito innescato dal deputato regionale dell’Udc, Orazio Ragusa, e che ha già suscitato le reazioni del presidente del Consiglio provinciale, Giovanni Occhipinti, del capogruppo Pdl al Consiglio provinciale, Silvio Galizia, per non parlare, ieri, dell’intervento del commissario provinciale di Fli, on. Fabio Granata. “A questo punto verrebbe da chiedersi – aggiunge Cosentini – come mai l’Udc abbia deciso di sostenere la nostra Amministrazione comunale salvo essere pronto, un minuto dopo, a prendere le distanze, di fatto, da un centrodestra che alla Provincia regionale rischia di non essere più tale, almeno per quanto riguarda gli assetti d’inizio legislatura. Per quanto riguarda la nostra posizione, anche ieri, dopo aver partecipato il sottoscritto a Palermo ad una riunione ristretta del direttivo regionale, è stato confermato che il Pid si muoverà in un preciso alveo che era lo stesso di prima delle consultazioni elettorali. Ci piacerebbe che lo stesso facessero anche altri partiti che, adesso, stanno smaniando per la creazione del cosiddetto terzo polo. Sarebbe più opportuno poter contare su un quadro coerente di alleanze, senza giochetti di potere, come giustamente sono stati chiamati, che servono solo a confondere le acque in un periodo politico in cui di confusione ce n’è già abbastanza. Ognuno fa le scelte che vuole. Ma la politica ondivaga e ambivalente quella no. C’è bisogno di chiarezza, lo ribadiamo. Ecco perché è opportuno che i partiti che intendono formare il terzo polo lo dicano apertamente e decidano, senza ombra di dubbio, da che parte stare. Gli atteggiamenti equivoci, alla lunga, stancano”.

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