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Coronavirus: si decide oggi sulle nuove regioni arancioni e rosse
13 Nov 2020 08:57
Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia varano le restrizioni, mentre lo stallo fino a sera della Campania genera uno scontro politico. Poi l’Unità di crisi della Regione guidata da Vincenzo De Luca annuncia nuove misure restrittive in arrivo, tra cui l’istituzione di zone rosse “nelle città dove si registra un alto livello di contagi” e limitazioni per i negozi.
Le quattro regioni restano comunque in bilico, a rischio di passaggio dal giallo all’arancione o al rosso, nell’Italia divisa cromaticamente in tre dal Covid.
E altre potrebbero vedersi riclassificate tanto che il Lazio è pronto a varare un’ordinanza che adotta in parte le limitazioni delle zone arancioni.
Tutto dipenderà dall’analisi dei dati che sarà fatta oggi dalla cabina di regia del ministero della Salute. E’ la sintesi di una giornata che ha visto Emilia, Veneto e Friuli emanare delle ordinanze restrittive della mobilità e del commercio, ma anche scendere in campo Luigi Di Maio, invocando l’impiego dell’esercito e della Protezione civile a Napoli e in altre aree della Campania.
Ma, come sempre, alle Regioni verranno date – nel caso- almeno 24 ore di tempo per organizzarsi. E Boccia si è spinto anche fino a Natale invitando a passarlo con “il nucleo familiare più stretto” come misura anti-Covid, un segno forse che restrizioni potrebbero durare più a lungo.
Del resto anche il premier Giuseppe Conto è tornato a parlare di “sacrifici importanti” richiesti ai cittadini. Intanto si muovono anche i sindaci, con ordinanze che vanno dalla chiusura a Roma delle fermate Spagna e Flaminio della metropolitana nel centro storico nel weekend al divieto di passeggio nelle zone più frequentate delle città in Veneto alla chiusura delle scuole dell’obbligo da lunedì a Palermo. Si va insomma verso la “serrata light” dell’Italia, soprattutto nei fine settimana, per cercare di frenare i contagi ed evitare il vero lockdown nazionale.
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