La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
CONVERSAZIONI IRRITANTI
13 Ott 2013 14:17
Dedico questo breve articolo a tutti quelli che oggi hanno passato un brutto quarto d’ora dentro a una discussione avvelenata.
Se siete finiti dentro a una conversazione ambigua, nella quale più vi addentravate e più vi sembrava di non poterne venire a capo, mentre una sgradevole sensazione allo stomaco vi assaliva e che alla fine si è conclusa con un senso di stordimento, di irritazione e delusione, di certo siete stati dentro a un “gioco psicologico”. In questi casi è innanzitutto necessario capire cosa è accaduto, cioè qual era il vero oggetto del contendere. I giochi psicologici sono infatti per loro natura ambigui, ovvero apparentemente trattano un argomento, nei fatti il tema è un altro. Il passo successivo è capire qual è il vostro punto debole con il quale ci siete finiti dentro, a quale risultato volevate arrivare, cosa voleva dimostrare il vostro interlocutore, quale mossa alternativa avreste potuto fare per non finire dentro a un simile “labirinto” e infine quali accorgimenti usare la prossima volta in modo da non ricaderci. Per dare risposta a questi quesiti vi può essere di grande aiuto il mio libro (“I Giochi dell’Analisi Transazionale. Come riconoscerli e liberarsene”, autrice Sabrina D’Amanti, ed. Xenia). Nel libro, oltre ad avere la descrizione di più di 30 giochi, trovate la guida per analizzarli e decodificarne gli aspetti ambigui, inoltre grazie ai numerosi esempi riportati potrete comprende meglio come essi si sviluppano e come applicare le mosse utili per non ricaderci. Liberasi dei giochi rende assai più serena e piacevole la vita relazionale in genere dal momento che questi ricorrono in tutte le situazioni in cui si è in relazione con un’altra persona, quindi nel rapporto di coppia, nelle amicizie, tra genitori e figli, tra fratelli, tra colleghi di lavoro, tra vicini di casa e persino tra sconosciuti.
Dott.ssa Sabrina D’Amanti psicologa e psicoterapeuta
cell. 393.4753696 mail sabridama@tiscali.it
Studio di psicoterapia a Vittoria e Ragusa
© Riproduzione riservata