CONVEGNO PER COMMEMORARE L’ILLUSTRE PERSONAGGIO MODICANO

“Lo sperimentatore lotta per vincere contro le più lievi cause d’errore”. Con questa citazione di Giovan Pietro Grimaldi si è aperto il Convegno Storico per celebrarne la nascita nel suo 150° anno. A Modica all’Aula Consiliare venerdì 29 ottobre si è voluto commemorare la figura dell’illustre personaggio modicano, illustre si, ma sconosciuto per lo più alla stragrande maggioranza dei suoi concittadini.

La Fondazione, voluta dallo studioso e diretta oggi dal Professore Sortino, ha voluto organizzare un interessante Convegno al quale hanno partecipato studiosi, fisici e storici rappresentanti di quegli atenei di cui l’eminente studioso Modicano è stato rappresentante. Ad aprire i lavori del Convegno, dopo il saluto delle autorità in rappresentanza della Provincia Regionale di Ragusa, della Regione Sicilia e del Comune di Modica, il Professore Sortino, Presidente della Fondazione, ha dato la parola uno dopo l’altro agli studiosi che intervenuti sulla figura di Giovan Pietro Grimaldi, ciascuno per il proprio punto di vista, ne hanno illustrato l’eclettica personalità.

Il professore Angelo Messina ha portato i saluti dell’Accademia Gioienia di Catania, di cui Grimaldi era illustre esponente. Il professore Messina ha ricordato la missione dell’Accademia che è quella di sostenere gli studi scientifici e di portare idee nuove in Sicilia. I lavori del convegno sono iniziati con l’intervento della Professoressa Maria Grazia Iannello Docente all’Università La Sapienza di Roma. La Professoressa ha illustrato le origini dell’insegnamento della fisica nelle università. Dopo l’unità di Italia la Fisica nelle università non aveva una sua propria fisionomia, era insegnata in quanto disciplina dipendente dalla matematica. Solo in seguito avremo un istituto di fisica in cui vengono introdotte le prime lezioni di fisica sperimentale.

Il percorso indicato dalla Professoressa Iannello testimonia dunque l’importanza che riveste per il giovane Grimaldi l’aver insegnato in una facoltà che ha visto in Italia la nascita della Fisica come materia di studio. Con l’intervento del Professore Attilio Agodi Professore Emerito dell’Università di Catania il convegno è entrato nel mondo della sperimentazione della fisica. Il relatore ha risposto al quesito da lui stesso posto: come concepiva il suo lavoro il Grimaldi?

Agodi dimostra con appunti di lezioni dello scienziato che Grimaldi adoperava le esperienze di frontiera di cui era a conoscenza per dimostrare l’evoluzione della fisica mentre questa si evolveva. Grimaldi si concentrava sul ruolo dell’esperimento sottolineando che qualora il dato scientifico si fosse confermato si sarebbe configurato come patrimonio a disposizione della scienza stessa. Continua Agodi Che Grimaldi spiegava ai suoi studenti il modo in cui lui conduceva gli esperimenti in modo da svelarne ogni segreto perché questi fossero patrimonio messo a disposizione di tutti.  

Altro interessantissimo intervento è stato quello del professore Uccio Barone, Docente all’Università di Catania, il quale si è soffermato sul contesto territoriale. Dopo l’intervento che ha illustrato la situazione a livello nazionale, dopo l’intervento che ha parlato del fisico nella sua qualità di insegnante a Catania, il Professore Barone ha condotto il suo intervento sulla figura dei fratelli Grimaldi entrambi esponenti emeriti di discipline sorelle:la fisica e l’agronomia. Con i fratelli Grimaldi celebriamo la storia della cultura della città di Modica. Barone individua nella vite dei due fratelli parallelismi che tracciano nel loro corso di storia una vicenda di vita sottolineata dall’amore a dalla passione per lo studio e per la terra in cui sono nati e in cui entrambi hanno voluto lasciare una testimonianza di passione per lo studio e per la sperimentazione.

Poi è stata la volta della Professoressa Iemmolo, già preside dell’Istituto Tecnico Commerciale di Modica che vide tra i banchi della scuola da lei diretta anche i fratelli Grimaldi. La Professoressa Iemmolo ha sottolineato la vivacissima vita culturale della città di Modica che non a caso ha dato i natali ai due studiosi. Con Salvatore Consoli dell’Archivio Storico dell’Università di Catania si è poi considerata la carriera accademica dello studioso e infine con l’intervento di Benedetto Gugliotta della Fondazione Giovan Pietro Grimaldi ci si è affacciati su quello che è l’immenso archivio privato  dello studioso modicano.  (Marcella Burderi)

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