CONTROPRODUCENTE SOTTOVALUTARE L’INTUITO E L’INTELLIGENZA DEGLI ELETTORI POZZALLESI

“Poiché a Roma il segretario del PDL Angelino Alfano ed il segretario del PD Pierluigi Bersani, un giorno si e l’altro pure, si incontrano per continuare a sostenere il governo Monti, non capisco perché a Pozzallo l’accordo PDL e PD, per le amministrative del 6 e 7 maggio, debba rappresentare uno scandalo. E’ forse scandaloso che l’Associazione Territorio sostenga a Pozzallo la candidatura a sindaco di Pietro Barrera il quale, a seguito della disgrazia che ha colpito il leader provinciale del suo partito, ha lasciato l’MpA, trasferendosi nell’Associazione Territorio che, come da noi ampiamente anticipato, sta presentando candidati in tutti i Comuni iblei ove si andrà al voto?”.

Questa, parola più, parola meno, la dichiarazione dell’on. Innocenzo Leontini nel corso del colloquio-intervista con il collega di una emittente televisiva di Ragusa.

Stimiamo l’on. Leontini, persona acuta e intelligente, di cui siamo amici. Ma non condividiamo. A Roma Camera e Senato fanno maggioranza per sostenere un governo tecnico “nominato” e accettato da tutti per gestire una grave emergenza nazionale. Il paragone con Pozzallo, ove PDL e PD si sono messi d’accordo per sostenere la candidatura a sindaco di Roberto Ammatuna deputato regionale del PD, non c’entra nulla. Un conto confrontarsi di volta in volta per votare in aula in favore di un governo nazionale, regionale o locale, altra cosa mettere assieme in campagna elettorale due partiti che, per storia e  cultura, sono agli antipodi.

A Roma, caro on. Leontini,  per la campagna elettorale delle elezioni politiche del prossimo anno, PDL e PD saranno su fronti opposti. L’uno contro l’altro armato. Come è naturale che sia. 

A Pozzallo, diciamolo francamente, l’accordo tra pidiellini e democratici, sancito con la sbiadita formula della lista civica, nasconde interessi altri. Di partito… ovviamente. PDL e PD erano praticamente rimasti isolati. Più il primo che il secondo. Inevitabile, come lo stesso Leontini ha confermato nel corso dell’intervista, l’inciucio. Per gestire meglio una situazione difficile? Già. Dicono tutti così per spiegare l’inspiegabile. Abilità dialettica a parte, è difficile, molto difficile, far passare per “patto nobile” un matrimonio combinato, che gli elettori dei due partiti respingono. Ah, un’ultima spontanea osservazione. Il patrimonio storico e culturale di movimenti, associazioni e partiti, prescinde, a nostro avviso, dalle scelte più o meno libere delle persone. Diversamente ci sarebbe da impelagarsi in un discorso chilometrico.

 

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